Il proporzionale sarebbe un disastro per l’Italia, parola di Giancarlo Giorgetti. Il numero della Lega ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Repubblica ed ha analizzato lo scenario post Referendum/Regionali. L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, a differenza della linea del partito, ha votato per il No al Referendum e a suo avviso il Sì «ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve». Una legge che non è in grado di fornire stabilità e governi certi: «La legge elettorale dovrebbe servire a portare in Parlamento deputati e senatori qualificati e non nominati. Un obiettivo che si raggiunge o con le preferenze, con tutte le distorsioni e i potenziali traffici di influenze, oppure grazie a un sistema – che io prediligo – con i collegi maggioritari».
La discussione sulla legge elettorale prosegue anche tra i partiti di maggioranza, che secondo Giorgetti «proverà a farsi la sua legge e sarà costretta ad abbassare ulteriormente il finto sbarramento al 5%»: «Purtroppo non è come dice Zingaretti, per avere i voti di renziani e Leu dovranno abbassarlo ulteriormente. E diventerà di fatto un proporzionale puro. Ci vorrebbe un movimento di opinione, come è accaduto anche in passato, per far capire che il Paese ha bisogno di governi forti e legittimati dal popolo. Per raggiungere questo obiettivo ci sono diversi sistemi: la legge usata per le Regioni, il sistema di elezione dei sindaci con il ballottaggio, il Mattarellum».
GIANCARLO GIORGETTI: “LEGA DEVE ESSERE PIU’ INCLUSIVA”
Passando al risultato delle Regionali per la Lega, Giancarlo Giorgetti ha respinto la teoria di fallimento per il Carroccio. Il vice-segretario federale ha sottolineato che il Centrodestra in Toscana ha quasi vinto, mentre vedere il Pd che esulta è come «se gli juventini festeggiassero per essere entrati in zona Champions senza aver vinto lo scudetto».
Dopo una battuta su Luca Zaia, che resterà alla guida di Regione Veneto senza pensare a un futuro capitolino, Giancarlo Giorgetti ha acceso i riflettori sul progetto Lega nazionale che si radica anche al Sud: gli ultimi risultati non cambiano la strategia in casa Carroccio, ma «va sicuramente precisato e affinato quello che la Lega propone all’Italia. Di questo abbiamo discusso con Matteo Salvini. E chiaro che il lockdown e il cambiamento che si è avuto nella società impone una riflessione. Dobbiamo preparare una proposta per le politiche». La ricetta di Giancarlo Giorgetti è semplice: la Lega deve essere più inclusiva e deve aprirsi a mondi che la guardano ancora con diffidenza e sospetto. L’autocritica c’è tutta: «Se abbiamo fatto degli errori, li dobbiamo correggere».