Giancarlo Magalli è stato ospite nel pomeriggio odierno della trasmissione “Verissimo”, condotta su Canale 5 da Silvia Toffanin. Il presentatore televisivo ha ricordato la sua infanzia, il suo papà (“aveva un’educazione militare e rigida, a modo suo era affettuoso. È morto quando io non sapevo ancora cosa fare nella vita”) e la sua mamma Teresa (“si è ammalata ed è morta nel giro di poco tempo. Lei era molto orgogliosa della mia carriera”).
Magalli è diventato papà per la prima volta a 21 anni: “Ero contento, felice di essere padre, però non sapevo come si facesse il genitore e speravo di riuscire a farlo bene. Peraltro stavo cercando un lavoro, una strada. Accettavo anche lavori impegnativi e nei primi anni sono stato un padre assente. Ho poi recuperato, ma mi ci sono voluti 6 o 7 anni per diventare un padre più presente”. Dopo i quarant’anni, l’ex conduttore de “I Fatti Vostri” è diventato di nuovo papà: una paternità vissuta con maggiore maturità rispetto a quella precedente.
GIANCARLO MAGALLI: “ANDAVO A SCUOLA CON MARIO DRAGHI”
L’amore per Giancarlo Magalli rappresenta una priorità, al giorno d’oggi? “Non sto cercando spasmodicamente una compagna, ma se la trovo sono contento. In realtà ne trovo, le donne sono conquistate dal mio carattere. Se riesci a stare nel numero di quelli che non le fanno annoiare, rientri nel novero di quelli che conquistano”. In questo preciso momento il conduttore è single, dopo la chiusura di una storia importante: “Prendo delle cotte notevoli, come quando ero un ragazzino. Mi comporto come mi sento di essere”.
Poi, un retroscena, peraltro già svelato in passato: “Frequentavo la stessa classe del presidente del Consiglio Mario Draghi. Lui non è mai stato secchione, ma era imbattibile, vinceva tutte le gare, anche quelle di latino e greco. Non pago, si imponeva anche in quelle di ginnastica, basket compreso”. Il ricordo di Raffaella Carrà? “È stata una mia inquilina, le affittavo casa, poi gliel’ho venduta. Non sapevo che stesse male negli ultimi tempi. Lei aveva capito che si trattava di una strada senza ritorno”. Un dolore simile a quello provato per Fabrizio Frizzi: “Siamo rimasti tutti colpiti da quanto tutto sia accaduto in fretta”.