Giancarlo Magalli e la macabra battuta su Sandra Mondaini: “Ormai non può offendersi più”
Il primo ospite della puntata di oggi di Da noi a ruota libera è stato Giancarlo Magalli. Storico conduttore Rai che per decenni è stato al timone dei Fatti Vostri e che nel corso della sua lunga carriera ha condotto svariate prime serate al fianco dei più grandi. E proprio a proposito dei più grandi non è passata inosservata una battuta macabra su Sandra Mondaini. Nel dettaglio, Giancarlo Magalli nel raccontare un aneddoto inedito a Francesca Fialdini si è lasciato sfuggire un brutto commento.
Nel dettaglio, infatti, Giancarlo Magalli a Da noi a ruota libera ha raccontato quando durante uno show televisivo con il noto gioco della ‘Bomba’ a Sandra Mondaini prese fuoco la giacca: “Prese fuoco la giacca di Sandra Mondaini perché era acrilico e ormai si può dire non credo che si offenderà per questo. Hanno cercato di levarle la giacca ma lei insisteva sul no e quando gli ho chiesto il motivo ha risposto: “Perchè si vedono le braccia mosce. Erano altri tempi.” Sandra Mondaini non può offendersi per il semplice fatto che non c’è più dal 2010 e forse Giancarlo Magalli poteva limitarsi a raccontare il simpatico aneddoto senza il bisogno della battuta macabra.
Da noi a ruota libera, Giancarlo Magalli sui suoi inizi: “Per un periodo ero il Pronto Soccorso della Rai”
Durante la chiacchierata a Da noi a ruota libera, Giancarlo Magalli ha ripercorso la sua carriera sin dagli inizi come autore fino ai grandi successi accanto a mostri sacri della tv italiana come Pippo Baudo, Corrado, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Enzo Tortora e tanti altri. E parlando con Francesca Fialdini ha confessato ironico che agli inizi faticava ad imporsi come conduttore: “Per un periodo non si sa perché io ero diventato il Pronto Soccorso della Rai per esempio per una settimana ho sostituito Enrica Bonaccorti e non ho capito il perché. Io avevo già condotto un programma che per la critica era andato benissimo, quindi ho pensato ‘sono diventato un conduttore’ invece non mi ha chiamato nessuno. E poi dopo nel 1986 quando ho sostituito la Bonaccorti mi hanno chiamato ma perché? Perché se n’era andati tutti”