Giancarlo Magalli è stato ospite della puntata di oggi di Da noi a ruota libera, nel pomeriggio domenicale di Rai1 per annunciare l’avventura di Telethon: “Un’avventura che ho visto nascere. La prima maratona di 32 ore vere di diretta l’ho fatta io. Io intervistato medici alle 4 di notte senza sapere neanche cosa dicevo, cantanti, ecc… Ma quello era lo schema vero”. Magalli ha condotto la maratona per ben tre anni: “Divenne una maratona molto redditizia e la ricerca fece grandi passi in avanti”, ha ammesso. Magalli è uno dei maggiori testimonial di Telethon.
Parlando della sua carriera ha scritto molti programmi di successo, sostituendo Enrica Bonaccorti, come ha commentato la padrona di casa Francesca Fialdini. Per questo piace oggi a nonni e nipoti, avendo intrattenuto intere generazioni. “Ho fatto sempre programmi quotidiani, per questo sono diventato un soprammobile”, ha scherzato il conduttore prima di rispondere alle domande del pubblico.
Giancarlo Magalli risponde alle domande del pubblico
Si è partiti dal suo più grande rimpianto: “Professionalmente non ne ho”, ha ammesso Giancarlo Magalli, mentre nella vita “ho dei rimpianti modesti, come aver divorziato due volte, perché è stato un dolore”. Da ogni matrimonio è nata una figlia “che ho rischiato di non poter seguire come avrei voluto”. Con le sue ex mogli ha ammesso comunque di essere rimasto d’accordo. “A Natale saremo tutti insieme”, ha aggiunto.
Nella vita Giancarlo si è sempre definito simpatico ma poi “scopri che essere simpatico crea antipatia”, ha commentato, parlando soprattutto degli hater. “Di parole di troppo me ne hanno dette tante ma poi ho sempre pagato per quelle che ho detto io”, ha commentato giocando sul titolo del suo programma. In una immaginaria lettera di Natale a Mario Draghi, Magalli ha scritto: “Caro Mario, grazie per quello che stai facendo e del quale c’era bisogno, grazie per rendere il nostro Paese che amiamo a prescindere da te e grazie per renderci un po’ più orgogliosi di essere italiani”. Draghi, suo ex compagno di classe, era il più bravo, “un fenomeno”, ha svelato, “lui vinceva tutte le gare, anche quelle di atletica e calcetto”. “Ma nessuno era invidioso di lui perchè era simpatico”, ha svelato.