Era nell’aria e, alla fine, è arrivato. Giancarlo Magalli ha ricevuto da Valerio Staffelli un nuovo Tapiro d’oro. Si tratta del sesto per il conduttore e arriva dopo la recente condanna per diffamazione aggravata nei confronti di Adriana Volpe, arrivata in seguito a un’intervista rilasciata a Chi nel 2017. Magalli, al microfono di Staffelli, ha così commentato la vicenda: “La condanna è mite, ma non pensavo di meritarla perché si riferisce a un’intervista rilasciata anni fa, dove parlavo del movimento MeToo, e in cui non avevo fatto nessun nome, tantomeno quello di Adriana che non ha mai avuto a che fare con quelle cose”.
Sul finale non nega ad Adriana anche una stoccata: “Lei poi ha chiesto i danni perché dice che la sua carriera ha avuto dei problemi, invece non ha mai lavorato tanto come da quando ha litigato con me”.
Giancarlo Magalli e il post contro Adriana Volpe dopo la condanna
Va detto che Giancarlo Magalli ha già ampiamente espresso il suo pensiero in merito alla condanna per diffamazione in un lungo post pubblicato su Facebook. Questo recita così: “Dato che tra 5…4…3…2…1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Me Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento. Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista ed aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh…”