Il caso di Giandavide De Pau, l’uomo imputato per l’uccisione delle tre prostitute del rione “Prati” a Roma, è stato trattato nel corso di “Storie Italiane”, la trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, giovedì 24 novembre 2022. L’inviata del programma ha intervistato la sorella Francesca, la quale ha riferito che quella che ha travolto la sua famiglia “è una storia talmente grande… Sono sincera, io e mamma siamo distrutte, posso dire solo questo. Anche perché vedete quello che si affronta, poi”.



La donna ha quindi aggiunto: “Io mi aspetto che qualcuno curi mio fratello, Giandavide De Pau. Nei momenti normali era una persona normalissima, mentre quando usava sostanze si trasformava, aveva qualche problema psichiatrico. Come essere umano gli porterò i vestiti e gli porterò le cose di cui ha bisogno. È sempre mio fratello… Come si faceva a controllarlo? Sono persone grandi, fanno cosa vogliono… Viveva da solo lui. Di quell’appartamento non voglio parlare, però non era il suo. Io adesso ho il compito di supportare mia madre, il dolore che provo io va messo da parte”.



GIANDAVIDE DE PAU: OMICIDI FILMATI CON IL TELEFONINO

Intanto, nella giornata di ieri, il gip ha confermato il fermo di Giandavide De Pau e durante l’interrogatorio l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Stando a quanto riportato da “Storie Italiane”, il giudice avrebbe mostrato all’imputato anche i filmati che lui stesso avrebbe registrato con il suo smartphone mentre uccideva le prostitute, ma De Pau si sarebbe tappato le orecchie per non sentire nulla.

Nel provvedimento del giudice si fa riferimento ai video: uno dura 14 minuti e l’altro ben 42 minuti. “Documentano in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi. Una ricostruzione drammatica di quanto avvenuto al primo piano della palazzina a pochi passi dal tribunale. Dopo qualche secondo Giandavide De Pau sposta il telefono e si inquadrano le scarpe che lo stesso indossa, dopodiché il telefono viene appoggiato oscurando la telecamera, ma continua ad essere registrato l’audio e si sente entrare nella stanza l’altra donna cinese. Al minuto 1.09 si sentono rumori e la donna urlare fortemente, ma il suono giunge come soffocato, entra l’altra donna che chiede ‘cosa fai a lei’. Subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte e poi il rumore più forte di un’altra porta, probabilmente quella di ingresso, che viene aperta. Dal minuto 2.41 si sente il rantolo di una delle donne in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo; dopo qualche minuto si sente la voce del portiere e poco dopo dei soccorritori”.