A “Storie Italiane”, nella mattinata di martedì 29 novembre 2022, si è parlato del caso di Giandavide De Pau, accusato di avere ucciso tre prostitute nel quartiere “Prati” a Roma. In particolare, è stato mandato in onda un servizio nel quale è stato mostrato il luogo dell’incidente d’auto avuto dall’uomo dopo il triplice omicidio. In primis, però, l’inviata ha rammentato che la scorsa settimana sono stati resi noti i risultati delle autopsie sulle tre vittime: presentavano “decine di coltellate sulla testa, sul collo, sul corpo di queste tre donne. Si sta cercando l’arma del delitto”.



Poi, spazio alla testimonianza di una donna che avrebbe avuto modo di vedere da vicino l’automobile di Giandavide De Pau incidentata pochi istanti dopo l’accaduto. Non è stata testimone diretta dell’accaduto – è d’uopo precisarlo -, ma ha fornito alcuni dettagli che potrebbero risultare utili anche in sede di indagine.



GIANDAVIDE DE PAU, UNA DONNA TESTIMONE DELL’INCIDENTE: “SE N’È ANDATO A PIEDI, POI HA CHIAMATO UN TAXI”

Queste, nel dettaglio, sono state le sue parole: “Ha suonato al campanello mia figlia, che abita sotto di me. Siamo usciti e abbiamo visto ‘sta macchina tutta sfondata, il semiasse tutto rotto e l’auto in mezzo alla strada. Stava sottosopra, quella Toyota lì. Il ragazzo che veniva da Collatina ha visto Giandavide De Pau incamminarsi a piedi verso la Prenestina. Camminava, non correva. Ha lasciato le chiavi attaccate, c’era roba sparsa, un coltello da cucina tra i sedili posteriori. Poi ha chiamato un taxi”.



Il giorno seguente, ha proseguito la donna, “hanno dato la notizia in televisione del fatto che era stata trovata la macchina del killer presso un deposito e hanno mostrato la targa: era esattamente quella che aveva segnato mio genero il giorno antecedente. Può essere che Giandavide De Pau arrivasse da Tor Bella Monaca, si sa che là c’è il giro di droga”.