Il caso di Gianfranco Bonzi, morto dopo la truffa della finta Dua Lipa online, torna davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? nella puntata di oggi, 18 settembre. La trasmissione di Federica Sciarelli si è occupata della vicenda fin dall’inizio, quando le tracce di Gianfranco Bonzi si erano perse nel nulla a Milano il 23 marzo scorso. Il corpo dell’uomo, 60 anni, è stato ritrovato senza vita nell’Adda a luglio e la Procura del capoluogo lombardo indaga per istigazione al suicidio con fascicolo aperto a carico di ignoti.



L’identità che si cela dietro il profilo fake della famosa artista non è ancora emersa e gli investigatori continuano a indagare. Nel frattempo, il programma di Rai 3 dedicato alle persone scomparse ha ricevuto la testimonianza di un’altra vittima di truffe online tramite foto rubate.

Gianfranco Bonzi, il caso torna a Chi l’ha visto? con il racconto di un’altra vittima di truffe online

Questa sera, Chi l’ha visto? propone il racconto di una persona che sostiene di essere stata vittima di una truffa online tramite foto rubate, simile a quella che ha travolto l’esistenza di Gianfranco Bonzi morto dopo essere caduto nella rete di un profilo falso spacciatosi per Dua Lipa su Facebook.



La testimonianza raccolta dal programma di Federica Sciarelli tiene accesi i riflettori sui pericoli del web e di questo tipo di raggiri: “Anch’io – questo un passaggio della sua segnalazione alla redazione della trasmissione – ho pensato al suicidio“.

La morte di Gianfranco Bonzi, caduto nella trama della finta Dua Lipa come tanti

I numeri delle truffe online e dei raggiri con profili fake sui social raccontano di un fenomeno che non accenna a perdere terreno. Sono ancora tante le persone che finiscono in preda agli inganni portati avanti con l’uso di account falsi e foto rubate a ignari utenti, persino con l’impiego di immagini di personaggi famosi come nel caso di Gianfranco Bonzi e della finta Dua Lipa.



Diverse trasmissioni televisive, da Chi l’ha visto? a Le Iene, negli ultimi tempi hanno dedicato ampio spazio a questo problema per contribuire alla sensibilizzazione per scongiurare un finale come quello che ha coinvolto il 60enne sparito a Milano e trovato morto nell’Adda pochi mesi più tardi. Dietro i finti profili spesso si celano soggetti senza scrupoli e determinati a carpire la fiducia di persone fragili fino a prosciugare i loro conti nell’illusione di un rapporto autentico e insostituibile.