La sorte di Gianfranco Bonzi, scomparso da Milano il 23 marzo scorso dopo essere stato truffato sui social da un profilo fake spacciatosi per la celebre Dua Lipa, è ancora un mistero fitto di interrogativi e apprensione. Famiglia e amici rilanciano i loro appelli per ritrovarlo, nella speranza che possa percepire la loro preoccupazione e si faccia vivo. Tra loro Mauro, che l’uomo, per tutti Franco, chiama “dottore” e che ha deciso di inviare un videomessaggio per fargli sentire la sua vicinanza attraverso i microfoni della trasmissione Chi l’ha visto?.



Volevo dirti che più di 60 giorni fa hai fatto una scelta che ha rotto sicuramente ogni tipo di schema, una scelta che io definisco coraggiosa – ha detto l’uomo in tv –, e che rispetto perché ti conosco e so cosa ti frullava nella testa. Ci vuole tanto coraggio per fare la tua scelta. Chiedo a chi giudica di non farlo più. Credo che certe scelte sono dolorose, ma vanno rispettate. È semplicistico dire che mi manchi, ti voglio un gran bene. Se un giorno deciderai di ritornare sarà festa, ma se vorrai continuare con la tua scelta sarà solo una mia festa interna perché so che stai bene”.



Il giallo del trolley: secondo Chi l’ha visto?, potrebbe contenere…

Gianfranco Bonzi è stato avvistato per l’ultima volta proprio il 23 marzo, ripreso da una telecamera che si trova nella zona dove vive e che lo ha immortalato con appresso un trolley di piccole dimensioni mentre lascia la sua abitazione milanese. Si tratta di sequenze che mostrano anche cosa indossava al momento della scomparsa: coppola, giacca verde, jeans scuro, scarpe da tennis blu con suola bianca.

Ed è proprio sul contenuto di quella valigia che si concentra l’interesse di chi cerca il 60enne sparito ormai due mesi fa. Cosa conteneva? Secondo la trasmissione di Federica Sciarelli, prima di allontanarsi dal suo appartamento e far perdere le proprie tracce Gianfranco Bonzi avrebbe fatto alcuni acquisti in un supermercato del capoluogo lombardo. Avrebbe comprato precisamente due bottiglie di vino rosso pregiato e degli stuzzichini, prodotti non ritrovati a casa dopo la sparizione.



La busta con i buoni caffè e il messaggio di Gianfranco Bonzi

C’è poi un altro giallo nella vicenda della misteriosa scomparsa di Gianfranco Bonzi. Secondo quanto ricostruito dal programma di Rai 3, prima di sparire il 60enne avrebbe lasciato una busta con due buoni caffè per una coppia che vive nel palazzo dove lui lavora come custode. Due consumazioni al bar di Brera che frequentava, accompagnate da un messaggio che si presta a diverse interpretazioni.

La frase scritta da Gianfranco Bonzi è la seguente:Dove andrò io, non mi serviranno“. Si riferiva al fatto che non può usarle perché intenzionato a spostarsi altrove, magari all’estero? Oppure sono un sinistro riferimento alla volontà di farla finita dopo la truffa della finta Dua Lipa online? Al momento, questo resta uno dei tanti enigmi da sciogliere nel caso che da mesi tiene la famiglia con il fiato sospeso.