Sui social network non si arresta la scia di messaggi di cordoglio per la morte di Gianfranco D’Angelo, attore comico e di teatro deceduto quest’oggi a 84 anni. Fra i vip che l’hanno ricordato, figura anche Sabrina Salerno, la quale, su Twitter, ha scritto: “Apprendo con profonda tristezza la notizia della tua scomparsa. Da ‘Odiens’ a ‘I cavalieri della tavola rotonda’ alle vacanze in Egitto e in montagna… Caro Gianfranco, sei stato un grande compagno di lavoro e un amico disponibile e generoso”, con successivo cuore rosso spezzato.

Anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha voluto esternare il proprio cordoglio alla famiglia e a tutti gli amici dell’attore: “Il mondo dello spettacolo perde un grande talento, un comico che ha fatto della semplicità e dell’immediatezza il suo tratto distintivo. Mi stringo alla famiglia in questa triste giornata”. Infine, il ricordo di Paolo Ruffini: “Soltanto un grande artista non teme mai il senso del ridicolo. Quando si dice ‘appena ti vedo, inizio a ridere’. Grazie per aver reso la mia infanzia un posto migliore. Ciao Gianfranco, grazie grazie grazie!”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

ANTONIO RICCI E BARBARA D’URSO RICORDANO GIANFRANCO D’ANGELO

Anche Barbara D’Urso ha voluto ricordare oggi Gianfranco D’Angelo dopo la notizia della morte dell’attore. «Sarai sempre uno dei più grandi…», ha scritto la conduttrice, che aveva ospitato il popolare attore comico anche durante il lockdown. Commosso il ricordo di Antonio Ricci, che lo accolse a Striscia la Notizia. Gianfranco D’Angelo fu, infatti, uno dei primi conduttori del tg satirico. «Un artista grandissimo e versatilissimo. Un monologhista in grado però di imitare chiunque e, nelle parodie dei film, di interpretare i personaggi più disparati. Vitalissimo in scena, sornione e compagnone nella vita».

Inoltre, ha rivelato che a ottobre, quando lui si era ammalato di Covid, Gianfranco D’Angelo gli aveva scritto: «Antò, ma perché hai preso il Covid adesso che a gennaio esce quello nuovo?». Invece a fine settembre avrebbe dovuto incontrarlo: «Voleva parlarmi di “Tre amici al bar”, spettacolo teatrale con Sergio Vastano (altro compare del Drive in) che sperava di portare in tv. Adesso non ci resta che piangere. E dare un abbraccio affettuoso alle sue figlie». (agg. di Silvana Palazzo)

EZIO GREGGIO RICORDA GIANFRANCO D’ANGELO

Una intera vita all’insegna della risata e dell’arte: così si può riassumere la carriera strepitosa di Gianfranco D’Angelo, morto nella notte tra il 14 ed il 15 agosto dopo una breve malattia. Il suo debutto fu proprio a teatro nel 1963 con ruoli in commedie importanti del calibro di “Alleluja brava gente”, di Garinei e Giovannini. E’ proprio sui palcoscenici teatrali che venne a galla la sua grande dote di cabarettista, iniziando ad esibirsi in tutta Italia fino a trovare la sua casa nel “Bagaglino” di Pingitore. Non mancarono poi molti ruoli in titoli cult della commedia sexy fino ad arrivare, 20 anni dopo il suo esordio, a quello che possiamo ricordare come il grande successo, il Drive In, che lo consacrò a mito degli anni Ottanta. Tra le ultime apparizioni, nel 2019, quella nel film “W gli sposi” diretto da Valerio Zanoli.

Tra coloro che oggi più che mai piangono la scomparsa di Gianfranco, l’amico e showman Ezio Greggio che su Instagram ha scritto: “Non ho fatto altro che pensare a te, a un pezzo di vita trascorso insieme. “La Sberla”, “Drive in”, la prima edizione di Striscia la notizia. E poi centinaia di spettacoli di cabaret insieme. E la nostra amicizia”. E proprio Greggio ha ricordato le “risate, memorie, il nostro modo burlone di stare insieme. Ti ricordi quanti scherzi abbiamo fatto?… Piango Gianfranco, piango l’amico, il collega che mi ha insegnato tante cose, il compagno di avventure”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ADDIO A GIANFRANCO D’ANGELO

Gianfranco D’Angelo è morto al Policlinico “Angelo Gemelli” di Roma, dove si trovava ricoverato. A poche ore di distanza dalla scomparsa di Piera Degli Esposti, il mondo dello spettacolo si trova dunque a piangere la dipartita di un altro suo grande interprete, confermata dal suo ufficio stampa. L’attore comico, che avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 19 agosto, era anche doppiatore, imitatore e cantante. I suoi esordi risalgono agli anni Settanta, quando in Rai fece la sua apparizione in alcune trasmissioni di Raffaella Carrà (anche lei da poco deceduta) e di Sandra Milo.

Fu allora che raggiunse la popolarità sul piccolo schermo, approdando poi negli anni Ottanta sull’allora Fininvest (oggi Mediaset, ndr), quando, insieme a Ezio Greggio, condusse la trasmissione cult di Italia Uno “Drive In”, che rappresentò un momento di rottura nella storia della televisione e in particolare di quella commerciale. Fra i suoi personaggi più celebri ve ne è uno, Armando, domatore di insuccesso, accompagnato da un cane di razza cocker, al quale cerca di far compiere numeri circensi al grido di “Has Fidanken”.

GIANFRANCO D’ANGELO È MORTO: FU ANCHE CONDUTTORE DI “STRISCIA LA NOTIZIA”

Gianfranco D’Angelo era nato a Roma nel 1936 e prima di arrivare in televisione, dove nel 1988 condusse anche la prima, storica edizione di “Striscia la Notizia” con Ezio Greggio, si era formato sui palcoscenici dei teatri italiani, passando poi a lavorare al Puff, dietro “convocazione” di Lando Fiorini, fra il 1968 e il 1970. Fu poi selezionato da Garinei e Giovannini per il ruolo dell’arcivescovo tedesco in “Alleluja brava gente” con Renato Rascel e Gigi Proietti. In seguito, lavorò in numerosi cabaret d’Italia, fra cui il Derby di Milano, facendosi apprezzare al teatro romano “Il Bagaglino”, che gli permise di incontrare e misurarsi con artisti del calibro di Gabriella Ferri, Oreste Lionello, Enrico Montesano e Pippo Franco.

La sua ultima apparizione cinematografica risale al 2019 e, in particolare, al film “W gli sposi”, diretto dal regista Valerio Zanoli. D’Angelo era padre di due figlie, Daniela e Simona, ambedue attrici.