Anche il grande Gianfranco D’Angelo, 86enne attore romano famoso in particolare per la sua partecipazione alla trasmissione cult anni ’80, Drive In, è una delle “vittime” del coronavirus. Il suo spettacolo teatrale, in programma il prossimo 24 marzo a Roma, non andrà infatti in scena causa l’epidemia delle ultime due settimane: “E’ saltato tutto, Toscana, Calabria – dice D’Angelo in un’intervista ai microfoni di Libero – i teatri chiudono a causa del virus. I biglietti sono andati persi – prosegue l’attore – e noi non lavoriamo. Nessun tg ci calcola, nessun programma. Tutti parlano delle scuole e dei cinema, giustamente, ma anche noi siamo al collasso”. Come sottolinea l’attore romano, le perdite sono di migliaia di euro “Ma l’esigenza della salute è in primo piano, giustamente”. D’Angelo non sembra però intenzionato a rimanere chiuso in casa, “Io scelgo di continuare a vivere prendendo qualche rischio. Difendersi significa isolarsi, l’isolamento totale secondo me è esagerato”.
GIANFRANCO D’ANGELO: “OPINIONISTI SCATENANO POLEMICHE PER FARE ASCOLTI”
Pochi mesi fa Gianfranco D’Angelo fu ospite di una puntata di Live – Non è la D’Urso, nella quale dichiarò di essere costretto a lavorare per campare: “Si ma non volevo lamentarmi – specifica lo stesso – mi pento di essere andato in televisione da Barbara D’Urso a parlare di questo argomento”. Quindi D’Angelo precisa meglio qual era il suo messaggio: “Che lavoro da 55 anni, ho sempre lavorato, e rispetto ad altre persone, la pensione che prendo non è alta. Mi hanno pregato di andare in tv, allora ci sono andato. Ma mi sono pentito, perchè poi sono nati equivoci, gli opinionisti scatenano polemiche per fare ascolti. Mi sono trovato in mezzo ad accuse assurde – denuncia ancora D’Angelo – che mi lamentavo, che ci sono persone che percepiscono il minimo. Lo so bene anche io. Dico che non posso godermi quello che ho costruito e basta”.