GIANFRANCO MONTRESOR OSPITE DE “IL VOLO – TUTTI PER UNO”
Ci sarà anche Gianfranco Montresor nel ricco parterre di ospiti che animeranno lo show de Il Volo intitolato “Tutti per uno”: questa sera, a partire dalle ore 21.30 su Canale 5, andrà in onda infatti la prima delle due serate-evento dedicate alla musica del trio più amato dal pubblico italiano. Nel loro spettacolo, nella sempre suggestiva e magica cornice dell’Arena di Verona, Piero Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone saranno accompagnati da alcuni loro amici e altre meravigliose voci del mondo della musica tra cui Gianna Nannini, i Pooh, Francesca Michielin, Irama e tanti altri. E tra questi spicca pure Montresor, nome forse meno noto al grande pubblico ma sicuramente tra le voci più apprezzate della scena lirica.
Baritono di origini veronesi con alle spalle oltre già 25 anni di carriera, Gianfranco Montresor ha avuto modo già di esibirsi sui più importanti palcoscenici d’opera d’Italia come del mondo: nel corso degli anni inoltre ha avuto modo di collaborare già con anche con Andrea Bocelli, sia nelle sue tournée sia nei concerti al Teatro del Silenzio. Come si legge nella sua bella scheda apparsa sulle pagine del portale CitySoundMilano, Montresor è molto apprezzato nell’ambiente per “la musicalità e il colore brunito della sua voce”, aspetto che gli ha anche spalancato le porte di altre collaborazioni di prestigio col Maestro Zubin Mehta; basti pensare anche alla partecipazione al cast del “Rigoletto” che nel 2010 venne trasmesso in diretta in mondovisione dalla Rai nel 2010, e in cui il baritono vestiva i panni di Monterone.
MONTRESOR, CHI E’ IL BARITONO VERONESE?
Ma cos’altro sappiamo di Gianfranco Montresor? In una lunga e bella intervista concessa al portale web dell’Associazione Musicale Mario Tiberini, l’artista veronese che ha debuttato sulle scene nel lontano 1993 (diretto da geni del calibro di Placido Domingo e Riccardo Muti) si è raccontato a tutto tondo parlando anche delle predilezioni e il suo repertorio: “Ho cantato anche opere in tedesco e credo di essere uno dei pochissimi baritoni italiani ad aver cantato ‘Don Pizarro’ in tedesco. Molte volte ho cantato in francese e una volta anche in russo” aveva ammesso, aggiungendo che esibirsi in una lingua diversa dall’italiano può essere molto stimolante. E i ruoli che gradisce di più? “Io preferisco i ruoli drammatici, di gran lunga, anche se il mio carattere non lo è. Forse proprio per questo cerco attraverso il canto di provare ad essere un altro…” era stata la risposta di Montresor.
“Tra i ruoli che ho cantato un posto speciale lo riservo a Jago, così ricco di sfumature, una scoperta ogni volta che riprendi in mano lo spartito! Certo la mia personalità non è così. Se devo indicare un personaggio più simile a me, dico Sharpless o Marcello. Tra i compositori comunque adoro Verdi, come tutti i baritoni” aveva proseguito Gianfranco Montresor nella sopra citata intervista, spiegando anche che il cosiddetto physique du rôle nella lirica è importante e, anzi, “beato chi ce l’ha! Com’è nata la mia decisione di diventare cantante lirico? Ho deciso di studiare canto perché la lirica è da sempre una passione della mia famiglia, soprattutto di mio padre (…) La nostra vita è dura, sempre con la valigia pronta, lunghe assenze da casa e dalla famiglia, momenti di solitudine: ma forse anche piacevole conoscere genti e paesi, direttori, registi, cantanti”. Infine, dopo aver ricordato il suo esordio del ’93 al Filarmonico di Verona, passando al proprio privato a precisa domanda il diretto interessato aveva risposto così: “In amore sono un baritono? No, non lo sono: ho i miei affetti e preferisco le situazioni non conflittuali. Con le mie fans sono gentile e non mi spingo oltre il dovuto, meglio la tranquillità, no?”.