«Io preferirei che gli studenti fossero vaccinati, sarebbe utile che loro stessi chiedessero di essere vaccinati»: così Gianfranco Pasquino ai microfoni di Linea notte. Il professore emerito di Scienza Politica all’Università di Bologna ha fatto il punto della situazione tra green pass e proteste di piazza, sottolineando su quest’ultimo punto: «Una manifestazione brutta che c’è anche in altri Paesi: c’è ribellismo e conformismo, c’è voglia di farsi vedere. Ci sono slogan falsi, controproducenti e fuorvianti: non c’è alcun senso, se non quello di essere diversi e peggiori».
Gianfranco Pasquino ha poi denunciato: «Ci sono stati dei simboli e degli accostamenti impressionanti: mettere la stella gialla per dire di essere discriminati come gli ebrei è drammatico, ignorante e con eccesso di personalizzazione. Sono cose che dovrebbero essere bandite e proibite. E’ una storia molto brutta questa».
PASQUINO: “PARTE DELL’ELETTORATO LEGA-FDI NELLE PIAZZE NO VAX”
Le polemiche sul green pass hanno coinvolto anche la politica e Gianfranco Pasquino ha acceso i riflettori su Lega e Fratelli d’Italia: «Solo una parte dei leghisti pensa che non bisogna vaccinarsi e prende le distanze dal green pass, Salvini si è vaccinato. Meloni si è vaccinata senza farsi la foto. Ma una parte dell’elettorato va a nutrire quelle piazze, ma sono molto minoritari». Presente a Linea Notte anche Sergio Luciano, direttore di Economy, che si è espresso così sul green pass: «Io penso tutto il bene possibile del green pass e dell’estensione dell’obbligo vaccinale per tutte quelle categorie che vivono in dimensioni aggregative, come scuola e fabbrica. Le esitazioni sono comprensibili e capisco che l’obbligo totale sia da discutere, ma non possiamo essere relativisti su cose di evidenza solare: il vaccino non è dannoso e copre molto bene dal Covid. I no vax convinti sono il 5%, poi c’è un 10% di gente indecisa. È una percentuale destinata storicamente a ridursi. Si parla tanto di un fenomeno che rischiamo di ingigantire».
PASQUINO E LUCIANO SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Altro tema politico particolarmente acceso è la riforma della giustizia, Gianfranco Pasquino ha rimarcato: «La giustizia è uno dei dossier più complicati da risolvere e che deve essere risolto: è necessario per i cittadini e per il sistema. Conte deve dimostrare di essere in grado di trattare con Draghi e di essere un leader. Io penso che qualcosa si possa cambiare, sono contrario al voto di fiducia: Draghi dovrebbe confrontarsi in Parlamento sui punti rilevanti». Questo, invece, il parere di Sergio Luciano: «Quello che resta dle M5s deve abbarbicarsi all’onestà e fare la faccia feroce. La riforma della giustizia è anche morbida, ma è abbastanza da aver suscitato dure proteste. E’ ovvio che il M5s continuino con il loro slogan, ma la riforma passerà, non c’è alcun dubbio».