Quando ha iniziato a circolare il coronavirus? Questa è la domanda che si stanno ponendo in tanti, soprattutto dopo la scoperta choc dallo screening tumori, e l’epidemiologo Gianfranco Spiteri ha approfondito il tema ai microfoni di Repubblica. Esperto dell’Ecdc, Spiteri ha evidenziato che ci sono evidenze che Sars-Cov-2 sia arrivato prima di fine gennaio: «Il virus è stato trovato nelle acque reflue in Italia a dicembre, un uomo ricoverato in terapia intensiva in Francia era positivo, si è scoperto più tardi, già il 27 dicembre. Il fatto che quel paziente non avesse viaggiato significa che probabilmente il coronavirus era già in circolazione da qualche tempo nell’area di Parigi». Gianfranco Spiteri ha poi messo in risalto che gli studi di filogenetica fissano l’origine di Sars-Cov-2 in Cina tra settembre e l’inizio di ottobre 2019, ribadendo che la grande ondata di marzo nel Nord Italia è stata probabilmente preceduta da settimane di circolazione più limitata. Come noi, i casi di Madrid e New York.



GIANFRANCO SPITERI: “SERVIRANNO ANNI PER LIBERARSI DEL CORONAVIRUS”

L’epidemiologo Gianfranco Spiteri ha poi spiegato che oggi, a differenza della prima ondata, abbiamo una capacità di fare test molto superiore rispetto alla primavera, senza dimenticare che i numeri sono più alti perché registriamo più casi. Non abbiamo ancora raggiunto il picco di contagi – «ci vogliono diverse settimane da quando vengono prese misure severe» – mentre per quanto riguarda le scuole questo è il suo parere: «In realtà non hanno dimostrato di creare grandi focolai, soprattutto quando i bambini sono piccoli». Poi una battuta su come si immagina il secondo anno del coronavirus: «Se avremo vaccini efficaci, non solo nei giovani ma anche negli anziani, abbastanza dosi per tutti e la disponibilità delle persone a vaccinarsi, nel prossimo anno faremo passi importanti per uscire dalla pandemia. Ma non penso che riusciremo ancora ad abbracciarci o a liberarci dalle mascherine. Questa è una pandemia da cui usciremo in tempi lunghi».

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