E’ stato assolto l’ex giornalista Rai, Gianluca Ciardelli, accusato di aver ucciso la moglie nel sonno. Per l’imputato è stata riconosciuta di fatto l’infermità mentale, come si legge sul sito del Corriere della Sera, visto che il giudice ha stabilito di assolverlo per «incapacità di intendere e volere». L’assoluzione è giunta presso la prima Corte d’Assise di Roma, e il 63enne Gianluca Ciardelli, che a maggio del 2021 aveva ucciso nel sonno la moglie, Lorella Tomei, presso un appartamento del quartiere Balduina della capitale, è stato disposta la reclusione in una Rems per i prossimi 15 anni.
Accolta la richiesta del pubblico ministero, Antonio Verdi, che chiedeva appunto di fatto una detenzione in un centro psichiatrico ma non in un carcere, in quanto ambiente non adatto all’imputato. Nel corso della requisitoria, come si legge ancora sul Corriere della Sera, il rappresentante dell’accusa ha affermato che a «fronte di un efferato delitto come questo avrei chiesto il massimo della pena ma in questo caso l’atto è stato commesso in stato di incapacità di intendere e di volere del soggetto». Il quotidiano di via Solferino sottolinea anche quanto stabilito dai periti nominati dal tribunale nella scorsa udienza, che avevano concluso per «la totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto». La perizia dei medici legali: «Soggetto affetto da una grave forma di disturbo bipolare maniacale».
GIANLUCA CIARDELLI ASSOLTO PER INCAPACITÀ DI INTENDERE E DI VOLERE: IL COMMENTO DEL FIGLIO
Il figlio di Gianluca Ciardelli, Simone, come si legge sul sito di Repubblica, ha commentato: “Dopo le perizie me l’aspettavo. Quello che penso è che lo Stato e la giustizia italiana, così com’è adesso, non tutela le famiglie che hanno in casa persone con queste patologie. Quindici anni in una Rems non è una sentenza che tutela le famiglie né la collettività. Mio padre aveva avuto diverse crisi: penso che se lo Stato fosse più presente… forse non tutti i delitti, ma alcuni delitti di questo tipo potrebbero evitarsi». Simone specifica che con il padre “non ha più rapporti”.