Gianluca Ginoble de Il Volo ha il Covid, come farà per l’Eurovision 2022?

Gianluca Ginoble positivo al Covid-19. Per il baritono de Il Volo si sta pensando ad un’esibizione virtuale all’Eurovision 2022. Durante la seconda semifinale della kermesse internazionale più amata e seguita al mondo, è prevista l’esibizione de Il Volo. Il trio di tenori dovrà però fare a meno di Gianluca risultato positivo al Covid. “Stiamo cercando una soluzione virtuale per farlo comunque partecipare e tenere in ogni caso la performance – ha detto il vice direttore di Rai1 Claudio Fasulo – trasformiamo un problema in un’opportunità”. Il cantante de Il Volo sta bene non ha sintomi gravi. Il gruppo della Rai sta cercando una soluzione per non far saltare l’esibizione del trio che porterà sul palcoscenico del PalaOlimpico di Torino il loro successo “Grande Amore” rivisitato in una versione con la musica di Ennio Morricone.



Intanto proprio i tre tenori diverse settimane fa a Verissimo rispondevano così alla critiche: “noi non siamo antichi, siamo classici. Noi portiamo il patrimonio musicale italiano in giro per il mondo e lo facciamo conoscere ai nostri coetanei, senza farlo morire”.

Gianluca Ginoble: “cantare è la mia forma più alta di espressione e comunicazione”

Gianluca Ginoble de Il Volo sin da bambino sognava di cantare. A rivelarlo è stato proprio il baritono, intervistato dal sito roseto.com, dicendo: “è stata sempre la mia passione. Io volevo cantare da quando avevo quattro anni e l’ho fatto”. Parlando poi della musica e del canto ha aggiunto: “è la mia forma più alta di espressione e comunicazione. Non canto perché penso di essere bravo o di farlo bene, canto perché ne ho bisogno, per esprimere i miei sentimenti e trasmetterli al pubblico”.



Naturalmente non basta solo il desiderio di cantare e la passione per raggiungere il successo e mantenerlo. Lo sa bene Gianluca che ha aggiunto: “bisogna essere bravi, avere talento, ma non basta. Bisogna avere fortuna e, soprattutto, avere manager di grande capacità, che pensano a te e ti lasciano esprimere al meglio e nelle migliori condizioni. Bisogna essere una squadra, affiatata e unita, altrimenti non vinci. In un mondo in cui anche chi non ha talento può avere il suo momento di successo, io credo che la cosa migliore sia essere sempre se stessi. Poi credo sia importante sottolineare che cantare non basta: bisogna trasmettere un’emozione, dare un messaggio di amore per la musica, far stare bene le persone che ti ascoltano. Senza cuore, tutto questo non puoi farlo”.