Parte dalla nuova canzone “I bei momenti” di Gianluca Grignani l’intervista del cantante a Verissimo. «Io non ho bei momenti. Non riesco ad essere calmo, perché devo sempre maturare qualcosa. Ma soprattutto non sono una persona che ama i bei momenti. Non li voglio i bei momenti». I suoi quattro figli lo sono, ma sono un tasto molto delicato per lui: «Mi mancano, la figlia grande vive con me e gli altri con la mamma. Chiudiamo l’argomento altrimenti mi viene da piangere…». Poi ha confessato di essere stato molestato quando aveva 10 anni: «Nel 1982 ho avuto un incontro strano con un pedofilo. Aveva 18 anni: si sedeva sopra di me e mi chiedeva di avere un rapporto con lui».
Questa persona lo picchiava perché non riusciva ad ottenere da lui quello che voleva, ma la sua famiglia non lo ha mai denunciato. «Questo è stato l’errore dei miei genitori. Mia madre voleva, mio padre non voleva». Il suo sorriso si fece così più amaro. Quello fu anche il periodo in cui fu vittima di bullismo. A 16 anni però Gianluca Grignani ha ottenuto il successo: «Non mi è mai interessato, ma questo non vuol dire che non mi piaccia».
GIANLUCA GRIGNANI E IL DOLORE PER L’AMICA MORTA
«Non ho mai suonato per far colpo sulle ragazze. Non ho mai avuto problemi in questo, ma non suonavo per quello, ma per riconoscermi negli altri», ha raccontato Gianluca Grignani a Verissimo. L’artista ha parlato anche del lockdown, che ha vissuto da solo. Momenti in cui è tornata alla memoria la sua amica d’infanzia morta di leucemia. «Non mi sono dimenticato di lei per tanti anni», ha detto scoppiando a piangere e lanciando il cappello a terra dalla rabbia. «Mi fa male davvero, scusami Silvia». Stefania era un’amica speciale: «È il motivo per il quale ho scritto tutte queste canzoni».
Le è tornata in mente in un momento particolare: «Quella sera la polizia mi portò a casa perché mi avevano trovato sull’autostrada e per fortuna mi hanno accompagnato a casa. Io stavo bene, ma c’era della gente che non stava bene». Ora ne riesce a parlare perché si sente finalmente libero. «Sono rimasto chiuso in una stanza a scrivere per tre anni e mezzo», ha proseguito Gianluca Grignani. Anche la separazione dalla moglie Francesca Dall’Olio è stata un dolore, ma per i suoi figli. Infine, sulla sua musica: «Non ho una casa discografica, anche se ho grosse richieste. Adesso vedrò quale scegliere. Mi vogliono anche perché sono molto ascoltato su Spotify».