“Non dirò il tuo nome” è l’ultimo singolo di Gianluca Grignani, una canzone che ha un legame molto profondo con la ben nota “La mia storia tra le dita” e la sua musa. È proprio il cantante ad ammetterlo in un’intervista rilasciata a Francesco Fredella per Affaritaliani.it. Come lo stesso titolo suggerisce, Grignani non vuole però svelare il nome di questa donna misteriosa e tanto amata in passato. “Il nome non lo dirò mai. Lo sapete. – ha ammesso il cantante – Ma il brano l’ho scritto di getto – come accade spesso – ed ha un legame profondo con “La mia storia tra le dita”. E infatti spiega “Anche questa canzone è dedicata a quella ragazza che avrei dovuto sposare tanti anni fa, quella ragazza che mi donava una dolcezza unica che mi faceva paura. Oggi lei ha un’altra vita, ha una famiglia e un marito. Ma io non l’ho dimenticata”. Grignani svela anche di averla contattata: “quando mi ha risposto, tramite i social, ha detto: “Mi prenderà un colpo quando la sentirò”. C’è affetto. Stima, nel senso più puro del termine. Dissi no alla sua dolcezza che oggi mi manca in senso generale. E’ quello di cui avrei bisogno oggi. Ma all’epoca ero giovane, volevo fare musica. Non pensavo ad altro”, spiega.
Gianluca Grignani, da Sanremo all’amore: “Ecco come sono cambiato”
Se quella donna è oggi una moglie e madre, di sé Gianluca Grignani dice: ”Sono sul mercato (scherza ndr). Lo sapete che l’ironia non la perderò mai. Mi raccomando scrivilo”, chiede a Fredella. Ironia a parte, oggi il cantante si definisce “più maturo. Non sono più quello che tremava sul palco. Mi faceva paura cantare davanti a tutti”. Poi, tornando alla musica e parlando di una nuova possibile partecipazione al Festival di Sanremo, ironizza: ”Posto bellissimo, mare stupendo (scherza ndr): Sanremo è Sanremo”. Ma com’è cambiato oggi Gianluca? Lui conclude, dichiarando ”Mi definisco un Grignani che riesce ad esprimersi meglio rispetto al passato. Sono maturo abbastanza con la musica e testi. Quello che mi mancava molti anni fa. Ma è un percorso che è arrivato col tempo e con lo studio: mi definisco un “nerd” dell’acustica”.