A distanza di molti anni dal debutto, Gianluca Grignani non ha mai smesso di studiare, e di recente ha deciso di rimettersi nuovamente all’opera per migliorare la sua formazione musicale: “ho studiato come se fossi un ragazzino – rivela nel salotto di Domenica In – ho studiato la chitarra, sono mancino e in teoria dovrei suonare al contrario e ho fatto una gran fatica a imparare a suonare perché conoscevo l’armonia, ma non riuscivo ad andare a tempo”. Ad aiutarlo, uno strumento molto caro agli artisti: “mi sono concentrato con il metronomo. Tiene il tempo. Lo mettevo sul letto mentre suonavo”. Oggi Gianluca Grignani è molto lontano dall’etichetta del musicista maledetto che ha segnato tutta la sua carriera: è infatti papà felice di quattro figli, che definisce “quattro diamanti splendenti”: “la cosa più difficile nella vita è avere una famiglia”, spiega Grignani parlando della sua quotidianità da padre. “Di amici – aggiunge poi – ne ho pochi, quei pochi sono buoni, ma a casa mia è un delirio”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



GIANLUCA GRIGNANI: “LE AMAREZZE DELLA MIA VITA…”

Gianluca Grignani dà il via alla sua intervista a Domenica In guardando alcuni filmati che lo immortalano, giovanissimo, agli esordi della sua carriera: “Provo della tenerezza per quel ragazzo”, spiega il cantante nel salotto di Mara Venier. “Oggi sono un uomo e quel ragazzo non esiste più dentro di me. Era timido”. L’uomo che è diventato è infatti molto lontano dall’artista tormentato, con i capelli lunghi, che imbracciava la sua chitarra per cantare d’amore. Un ragazzo che, tuttavia, ha vissuto molti momenti infelici: “le amarezze della mia vita? Io augurio ai miei figli di averne meno possibili. Se ne ho avute? Ti racconto un aneddoto: quando ebbi successo con ‘Destinazione paradiso”, stavo facendo benzina a una Seat Ibiza, c’era un ragazzo che mi guardava e mi guardava troppo, mi girai e gli dissi ‘che bip vuoi?’ lui mi disse ‘Grignani’ e io dissi ‘caz*’. Non ho fronzoli. – spiega infatti l’artista – Accetto il fatto che bisogna vendersi, come tutti. Anche tu ti vendi – dice Grignani a Mara Venier – nel senso che tutti ci vendiamo”. Tuttavia, oggi è molto diverso dal passato: “il mio lavoro in primis è quello di fare musica, la diplomazia che mi contraddistingue oggi è meglio di prima”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



GIANLUCA GRIGNANI, IL DOPPIO CONCERTO AD APRILE

Tu che ne sai di me ha riportato Gianluca Grignani al centro dell’attenzione, spingendolo a rivelare qualcosa di più sulla sua visione della musica e della sua stessa carriera. Ospite di Io e te di notte, l’artista ha parlato del passato, di quando il successo lo ha colpito fra gli anni ’90 e il Duemila. “Siccome sono sempre in conflitto con quello che ho fatto e quello che farò non mi sento mai arrivato quindi non riesco a darmi un giudizio”, rivela, “mi vedo sempre in movimento, mi auguro in crescita e migliorato”. Il suo nuovo singolo, Tu che ne sai di me, intanto sta già spopolando. “Questo testo è nato nella cucina della casa di mia madre”, dice, “dovevo scrivere una canzone che funzionasse subito ed ero combattuto come sempre tra lo scrivere appunto una canzone che funzionasse subito e dire le cose che mi sentivo dentro”.



GIANLUCA GRIGNANI, IL DOPPIO CONCERTO AD APRILE

Dopo due anni di ricerche del sound perfetto, il cantante è ritornato a far sentire la propria voce. E lo farà anche oggi, 2 febbraio 2020, visto che Gianluca Grignani è uno degli ospiti che vedremo nella puntata di Domenica In. Forse anche per parlare del doppio concerto che ha già annunciato in questi giorni per il mese di aprile. Utile per presentare il suo triplo concept album, dal titolo Verde smeraldo. Il prossimo 25 aprile sarà infatti al Fabrique di Milano, mentre il 30 aprile sarà a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica. “Sono tornato perché sono un musicista”, dice subito Gianluca Grignani a Uno in musica. Dopo un silenzio durato fin troppo per i suoi fan, il cantautore è pronto a sfidare le classifiche con il suo nuovo lavoro. “Ho iniziato a scrivere 60 e passa canzoni”, continua, “il videoclip parte quando tu vuoi cambiare e lo fai con la tua famiglia”, dice riguardo al singolo Tu che ne sai di me. “Quest’anno sono 25 anni dal primo album che ho fatto”, racconta ancora, “suonavo nelle pizzerie. Una canzone di Battisti e due miei. E mi mandavano sempre fuori e mi dicevano ‘Ma che fai’. E subito dopo ho avuto successo”.

LA SVOLTA DI SANREMO

Il brano La mia storia tra le dita è entrata nella storia e ancora oggi rimane nella memoria del pubblico internazionale. Per Grignani invece rappresenta un viaggio mancato verso la Giamaica: pronto per partire, ha preferito sfruttare l’occasione della sua vita. Poi il Festival di Sanremo nel ’95 con Destinazione Paradiso, una canzone che il cantante ha voluto fortemente per l’Ariston. “Una canzone che io amo molto perché credo che sia la prima canzone atipica del panorama musicale italiana che abbia fatto storia”, aggiunge, “scritta in maniera davvero ottima”. Solo due accordi e un viaggio che ha fatto sognare tantissimi italiani. Con l’album La Fabbrica di Plastica invece Grignani metterà in evidenza quel forte desiderio di essere libero dall’etichetta di rockstar e soprattutto dal giogo delle case discografiche.