Figlio di Lauretta Masiero e di Johnny Dorelli, Gianluca Guidi è di nuovo protagonista a teatro con il suo “Aggiungi un posto a tavola”, show sold out ovunque che ha «ammirato sin dal giorno del suo debutto del 1974, e a forza di vederlo l’ho imparato a memoria». Intervistato da Il Fatto Quotidiano, il 52enne si è raccontato a tutto tondo, a partire dai paragoni con il padre artista: «In realtà me ne sono sempre fottuto, magari parte del pubblico credeva imitassi mio padre. È proprio Dna. Ogni volta che mi pongono la domanda su mio padre, dentro di me penso: che due palle». Una situazione che sta scemando, dunque: «Per le ultime generazioni è così, poi tra me e mio padre c’è stata un’ edizione con Giulio Scarpati, e una volta con lui mi uscì una battuta: “Anche George Lazenby interpretò uno 007″».



GIANLUCA GUIDI: “TOTO’ EBBE UN DEBOLE PER MIA MADRE”

Gianluca Guidi si è poi soffermato sulla madre Lauretta Masiero, volto di film come Baracca e Burattini di Corbucci: «Qualcosina mi raccontava, come quando ha girato con Totò Sua eccellenza si ferma a mangiare, e secondo mamma il principe manifestava un debole per lei, ma lei era una donna molto fedele, con le sue storie, però fedele; “Giangio”, mi chiamava così, “lui era molto più anziano di me e non era mica Sean Connery”». Poi, sempre sulla madre: «Come era? Una donna moderna, simpatica, grande humour, buona di carattere, e come tutti i buoni molto fessa: in tanti se la sono fatta fritta, compresa la vita, visti i dieci anni di Alzheimer. È una malattia che toglie dignità». L’attore ha sottolineato di non aver effettuato alcun controllo genetico, preferendo non sapere nulla. Se un giorno glielo diagnosticassero, «mi chiudo in un ristorante, ostriche e champagne, per poi dirigermi in Svizzera e addio».

GIANLUCA GUIDI: “PATSY KENSIT SOGNO EROTICO ASSOLUTO”

Nella lunga intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Gianluca Guidi ha poi parlato di Patsy Kensit: «Avevo un gruppo di amici ed eravamo tutti pazzi di lei, sogno erotico assoluto; un giorno scopriamo in quale albergo di Milano avrebbe dormito, ci presentiamo lì ma era impossibile entrare e prendere una stanza; alla fine abbiamo affittato l’ intero piano, quello sotto a lei. Obiettivo raggiunto? No, l’ ascensore era presidiato da tre gorilla e noi tutta sera a giocare a briscola. (Ci pensa). Ora la mia passione è Emily Blunt, per me il nuovo Mary Poppins è paragonabile a un porno, visto quattro volte». Poi una battuta su un commento su di lui di Antonio Ricci: «Dice che sono il padre di Dorelli? Sì, e ha aggiunto: “Quando canta sembra perdere il catetere”; su di me hanno inventato due battute geniali, una è questa di Antonio, poi c’ è Fiorello che in radio ha dichiarato: “Gianluca è entrato in un negozio di antiquariato e per sbaglio è stato venduto”».

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