Gianluca Pagliuca, ex portiere di Inter, Sampdoria e della nazionale italiana, è stato ospite della Domenica Sportiva, noto programma in onda su Rai Due la domenica sera, e nell’occasione ha affrontato vari argomenti, a cominciare dalla rete di Rabiot durante la recente sfida contro la Sampdoria (vinta dalla squadra di Allegri per 4 a 2): “Secondo me è rigore – spiega incomprensibilmente Pagliuca – Rabiot la prende di mano. Scusate volevo dire che era da annullare. Poi lui dopo il gol guarda il guardalinee aveva paura che fosse da annullare”. Poi dopo un po’ a ribadito il concetto, errato: “Per me è rigore ne hanno dati di peggio”.
Pagliuca è stato quindi incalzato sui famosi eventi di Juventus-Inter del 1998 e lo storico contatto fra Iuliano e Ronaldo: “Dopo il fallo di Iuliano si scatenò un parapiglia – ha raccontato ancora l’ex estremo difensore citando un episodio già trattato nel suo libro – undici giocatori, e anche Simoni gli sono addosso (all’arbitro Ceccarini, ndr). Cosa faccio? Niente. È una cosa prescritta. Gli ho dato un piccolo pugno nel fianco. Lui se n’è accorto e mi ha detto ‘chi è stato?’ e io ho risposto ‘io non sono stato’. Ho raccontato una bugia”.
GIANLUCA PAGLIUCA E JUVENTUS-INTER DEL 1998: “CECCARINI NON L’HO PIU’…”
E ancora: “La cosa che mi fa specie, meno male che non ci sia una telecamera. Evidentemente l’ho dato quando eravamo tutti addosso all’arbitro. Lo volevo prendere? Non solo io, anche gli altri compagni volevano fare la stessa cosa. Quest’episodio l’ho raccontato perché facendo un libro, l’ho dovuto fare. Scuse a Ceccarini? Non l’ho mai rincontrato perché lui non ha più arbitrato. Evidentemente c’è un motivo. Se ho digerito il tutto? Mi sa che anche i miei compagni… è stato un furto vero e proprio. Tanti arbitri, indagati non hanno più arbitrato, e certi dirigenti non hanno più fatto i dirigenti… evidentemente…”. In studio vi era anche Claudio Marchisio che ha preferito non replicare, poi sui social ha aggiunto: “Perché bisogna replicare? Se a qualcuno da ancora fastidio sarà un problema di altri.