L’assassino della psichiatra Barbara Capovani è capace di intendere e di volere, quindi può finire a processo per l’omicidio. La perizia dei professori Renato Ariatti e Stefano Ferracuti, consulenti del giudice per le indagini preliminari di Pisa, notificata alle parti, stabilisce che Gianluca Paul Seung è imputabile. Questa tesi sarà discussa l’11 settembre, in sede di incidente probatorio, durante cui il perito della difesa, il professor Alessandro Meluzzi, potrà replicare. La notizia, lanciata dal Quotidiano Nazionale, è stata confermata dalla stessa difesa dell’indagato, che attualmente si trova in carcere a Livorno, l’avvocato Andrea Pieri.
Il collega Gabriele Parrini ha aggiunto: “Non si è giunti ancora alla prova della sua colpevolezza. Parleremo con il nostro consulente, il professor Meluzzi, per capire se ci sono criticità da sottolineare“. I due psichiatri universitari nella perizia di quasi cento pagine hanno scritto che Gianluca Paul Seung “è uno psicopatico con disturbo di personalità paranoideo ma pienamente imputabile“.
“SEUNG HA PERSONALITÀ PSICOPATICA E MANIPOLATORIA”
La perizia dei consulenti del gip di Pisa è stata redatta sulla base degli atti, in quanto Gianluca Paul Seung si è rifiutato per due volte di essere visitato. “Non mi sottoporrò a perizia fino a quando non emergerà la prova della mia colpevolezza“, aveva spiegato durante l’ultimo tentativo. La gip ha, quindi, deciso che l’analisi dovesse proseguire sulle carte. Sempre a proposito di Seung, i due esperti hanno scritto che “può andare incontro a decomposizioni di tipo delirante ma ha una personalità psicopatica e manipolatoria” pur non essendoci “uno scompenso psicotico” che possa impedirgli “di partecipare al processo“.
Nel frattempo, proseguono gli esami sul materiale sequestrato a casa di Gianluca Paul Seung dopo l’arresto e sulle scarpe ritrovate in un container in partenza per l’Africa. Secondo gli investigatori sarebbero state indossate dallo “sciamano” il giorno dell’omicidio e poi buttate in un contenitore per il riciclo degli abiti dopo l’aggressione in ospedale alla psichiatra Barbara Capovani, presa a sprangate (ma l’arma non è stata ritrovata).