Gianluca Vacchi assolto perché il fatto non sussiste. Dopo 18 anni si chiude un capitolo doloroso per l’imprenditore, che era accusato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione nel processo Parmatour, uno dei filoni del crac Parmalat. La richiesta di condanna era di 4 anni e 6 mesi. La vicenda risale al 2001-2002 quando cedette la Last Minute Tour alla Hit di Callisto Tanzi per 29 milioni di euro, una somma troppo alta per la Procura di Parma che aveva ipotizzato una distrazione ai danni dei creditori Parmalat. Condannato, si è visto annullare la sentenza in Appello a Bologna, quindi il processo è ricominciato e si è chiuso con questa bella notizia per lui. La gioia è grande, ma anche l’amarezza.



Quindi, ha da dire due cose e lo fa attraverso il Corriere della Sera: «La prima è ringraziare i giudici del Tribunale di Parma che hanno preso in mano questo dossier penale con serietà e lo hanno valutato in tutta la sua inconsistenza arrivando a un’assoluzione totale. La seconda è che vivere 18 anni sapendo che il fatto non è mai sussistito è un’esperienza abbastanza forte e molto dolorosa». Gianluca Vacchi ha spiegato che nel 2012 è stato condannato «per un reato diverso» da quello per il quale era accusato, infatti poi la sentenza è stata considerata nulla. «Poi, mi sottoposero a un sequestro preventivo, che, a fronte di una supposta distrazione di 29 milioni, ammontava a 120 milioni. Ritenevano che dovessi essere responsabile in solido anche di cose fatte da persone che neanche sapevo esistessero».



LA BATTAGLIA GIUDIZIARIA DI GIANLUCA VACCHI

Il nodo riguardava il valore della sua azienda, Last Minute Tour di cui rivenda «bontà e genialità» per quanto riguarda l’idea, visto che vendeva prodotti turistici dell’ultimo minuto, una tipologia di prodotto che poi si è diffusa. «Con l’attentato alle Torri gemelle e un mercato che rallentava in attesa di assorbire lo choc, decisi di vendere» . Si presentò l’occasione Parmalat, che però non conosceva in principio. «Mi aveva contattato la banca d’affari americana Merrill Lynch». Quando c’è stato il crac Parmalat è cominciata la bufera. «Il Pm sosteneva che il prezzo era privo di fondamento, basandosi su una perizia di poche pagine». Eppure cita il suo competitor lastminute.com che è stato comprato per oltre un miliardo di euro. La convinzione di Gianluca Vecchi, espressa chiaramente nell’intervista al Corriere della Sera, è che fosse «uno dei pochi solvibili». Ma nel 2012 quei 120 milioni di euro sequestrati «erano tutto il mio patrimonio». Il sequestro fu annullato dalla Corte d’Appello di Bologna, visto che era stata considerata nulla la sentenza di primo grado. «Però due giorni dopo, e senza che fosse stato aperto nessun processo civile, il Tribunale di Parma deliberò un altro sequestro di 50 milioni, durato altri anni. Eppure, il Pm di Bologna, quando fu annullato tutto, aveva detto, ed è agli atti, che quella era una brutta pagina della giustizia italiana». Gianluca Vacchi si è ritrovato quindi a poter contare solo sulla partecipazione nell’Ima di famiglia. Niente accesso al credito, niente attività imprenditoriale.



LA TELEFONATA ALLA MAMMA

Per questo si è inventato una vita su Instagram. «Ho creato l’azienda di me stesso, perché la vita reale era talmente opprimente che me ne sono inventato una virtuale». Instagram per Gianluca Vacchi era, dunque, una distrazione in un momento molto difficile della sua battaglia processuale. Quell’esperienza però lo ha spinto a reinventarsi, ora lavora con grandi marchi mondiali e fa il deejay a livello internazionale. Ha sempre sperato nell’assoluzione, anche se qualcuno gli aveva consigliato di transare, ma si è rifiutato di farlo perché voleva dire ammettere di aver sbagliato. Dopo aver appreso dell’assoluzione, Gianluca Vacchi si è confrontato con i suoi legali, ha chiamato la madre e con lei ha sfogato tutta la sua frustrazione. «Una donna che ha sconfitto due cancri e vedeva parlare di me al telegiornale associato al crac Parmalat. Con lei non sono riuscito a risparmiare la commozione. Era anche appena uscita da un mese di terapia intensiva, ha fatto in tempo a vedermi assolto ed è stata una gioia per entrambi». Ora si divide tra Italia e Stati Uniti, in particolare Miami, dove prima della pandemia aveva comprato una casa per la compagna Sharon Fonseca e la figlia Blu Jerusalema. «Buona parte della gioia della sentenza l’ho provata per lei, pensando che, alla fine, un giorno, suo padre sarà una persona assolta perché il fatto non sussiste e non uno che ha avuto problemi con la giustizia».

LA FUTURA MOGLIE E L’INTERVENTO DELLA FIGLIA

Ma quando parla di Sharon Fonseca dice «futura moglie», anche se non le ha ancora chiesto di diventarlo. «Voglio che sia una sorpresa, ma ho nelle tradizioni un’ancora molto forte, per cui non lascerò crescere mia figlia in una famiglia non tradizionale». Nell’intervista al Corriere della Sera ha parlato anche della figlia Blu Jerusalema, operata dopo sei mesi di vita per una palatoschisi, una malformazione congenita del palato. «L’abbiamo operata a Parma, dove c’è uno dei due massimi luminari al mondo. Ci sono malattie peggiori, ma fa male vedere tua figlia uscire dalla sala operatoria con 25 punti in bocca, le mani fasciate per evitare che si tocchi». Ma grazie alla figlia sente di vivere una seconda giovinezza che si ripercuote positivamente anche sulla sua attività imprenditoriale. Ora ad esempio sta lanciando una catena di kebab. Una scelta non casuale, perché è il secondo street food venduto al mondo e non ci sono catene. «Capisco che lei si aspettava il caviale, fa parte delle mie incongruenze». A tal proposito si difende dalle critiche: «Io ho basato la mia nuova vita facendo vedere solo la parte superficiale, ma non c’è solo quella. Se avessi fatto post sul resto, avrei quattro followers». L’intervista la chiude annunciando che dopo la crioterapia in casa è arrivata la camera iperbarica e una bici inventata da lui a raggi infrarossi. «L’obiettivo è hackerare l’età e arrivare bene al 2035, perché c’è un medico spagnolo che sostiene che, a quella data, potrà invertire il corso del tempo».