Gianluca Vacchi, la villa per la figlia e il matrimonio con Sharon
Gianluca Vacchi si racconta in una lunga intervista al Corriere. Mr. Enjoy, questo il soprannome con cui è noto sui social, parla di amore, degli immobili di sua proprietà, di patrimonio e di sua figlia Blu Jerusalema. Proprio per lei ha parole di grande amore: “Ha dato un senso a tutto. Non posso più prescindere dall’averla in braccio. – racconta – È proprio una daddy girl: quasi quasi respinge sua madre se ci sono io nei dintorni. Però non dice “papà”, mentre dice “mamma”: forse pensa che tutti e due siamo mamma”.
Per lei sta ora costruendo una villa in Sardegna: “si chiamerà Blu Jerusalema, come mia figlia: voglio sia un covo di serenità. Saranno 1.200 metri quadrati più mille di terrazze, con un campo da padel, discoteca, due lodge con suite, 15 camere. Faccio lavori per quasi 15 milioni di euro. Spero di vivere abbastanza per vedere mia figlia capire i privilegi che ha”, sottolinea Vacchi. Parlando invece della compagna Sharon, Gianluca Vacchi conferma il desiderio di sposarla: “Lo farò sperando in una fase storica più serena per il mondo e riuscendo a stupirla. Prima d’incontrarla non pensavo che avrei avuto una famiglia, ma questa giovane donna mutava la mia serenità quotidiana”.
Gianluca Vacchi: il patrimonio di famiglia e il debito
Si parla poi di debito e di patrimonio, argomento che Vacchi usa anche per fare delle smentite. L’imprenditore e star dei social infatti dichiara: “Il mio patrimonio è cento volte quello che mi ha lasciato mio padre. L’azienda di famiglia, la Ima, è diventata grande con la mia generazione, sotto la gestione di mio cugino.” Fa dunque una precisazione: “Un’altra barzelletta è che la famiglia mi ha allontanato dalla gestione: mi sono allontanato io perché non saprei fare il manager. Mi sarei potuto sedere su una poltrona prendendo lauti compensi, ma ho preso solo i dividendi in quanto azionista, qualità che mi sono procurato comprando azioni da parenti con soldi miei, indebitandomi, a 24 anni. Poi ho creato altre aziende, ma sempre impostando il lavoro sulla delega: per me è importante avere tempo per vivere come voglio io”.