Anche l’imprenditore Gianluca Vacchi si è vaccinato contro il Covid ma non in Italia. A raccontarlo è stato lui stesso attraverso le sue Instagram Stories spiegando di aver fatto la prima dose del vaccino anti Covid in Serbia, a Belgrado. L’imprenditore ha deciso di mettere al corrente i suoi numerosi follower di questo importante momento mentre si trovava in aereo, di ritorno dalla Serbia in Italia. “Stiamo tornando a Bologna dopo la prima dose del vaccino, grazie Serbia per trattarci come se fossimo vostri cittadini”, asserisce Vacchi nella sua Storia su Instagram, in inglese, come riportato anche dal quotidiano Corriere della Sera.
Nei mesi scorsi la Serbia aveva dato la possibilità anche agli stranieri di potersi prenotare e di poter scegliere addirittura il vaccino anti Covid. Un mese fa però si era assistito ad un dietrofont del Paese alla luce del crescente “turismo vaccinale” che aveva provocato inevitabilmente un rallentamento nelle somministrazioni del vaccino ai cittadini serbi. Da qui la decisione di bloccare le vaccinazioni per gli stranieri.
GIANLUCA VACCHI SI È VACCINATO CONTRO IL COVID IN SERBIA
Nonostante il “fermo” dalla Serbia sui vaccini per stranieri, Gianluca Vacchi è riuscito in qualche modo a prenotare la prima dose di vaccino sia per se stesso che per la sua compagna Sharon Fonseca che di recente lo ha reso padre. “Torneremo per la seconda dose”, ha annunciato ancora l’imprenditore da 20 milioni di follower su Instagram con un video. Nel frattempo, proprio dalla Serbia giunge la notizia che il presidente Vucic avrebbe pensato di dare ai propri cittadini che si vaccinano entro maggio 3mila dinari (circa 25 euro), come una sorta di riconoscimento per il proprio senso di responsabilità dimostrato per essersi sottoposti alla vaccinazione. Neanche a dirlo, il vaccino fatto da Gianluca Vacchi avrebbe già scatenato non poche polemiche da parte degli hater che avrebbero sottolineato la mancanza di tatto dell’imprenditore accusato di non avere avuto riguardo nei confronti dei suoi seguaci italiani che non hanno ancora avuto la possibilità di vaccinarsi nel nostro Paese.