Momento dedicato al compianto Gianluca Vialli stamane a Mattino Cinque. In collegamento vi era Gianni Balzarini, cremonese proprio come Vialli, nonché noto giornalista di SportMediaset, che ha spiegato: “Quell’oratorio dove giocava Vialli lo conosco bene, era il mio oratorio, il campo che si vede è quello in cui Gianluca aveva dimostrato già a 12 e 13 anni di che pasta era fatto e prima ancora lo aveva dimostrato nel cortile di casa sua in via Enrico Toti a Cremona si capiva già chi era Gianluca Vialli. Quando si facevano i tornei arrivavano squadre da tutte le città – ha proseguito Gianni Balzarini – e lo chiamavano le squadre dei 16enni per farti capire il talento”.



“Io l’ho incrociato per partitelle fra amici ma io giocava a basket, in ogni caso sfigurato in maniera ignobile. Lui era nato per fare tutto, avrebbe sfondato in qualunque attività fisica e mentale, lo avete visto come era da commentatore, come rilasciava le interviste, mi metteva sempre in estrema difficoltà: in 20 minuti di intervista non avresti buttato via una parola quando il servizio doveva durare due minuti allora tiravi a sorte”.



GIANLUCA VIALLI, IL RICORDO DI MINO TAVERI: “DA HARRODS…”

In collegamento anche un altro noto giornalista sportivo di Mediaset, Mino Taveri, altro grande conoscitore di Gianluca Vialli: “A vedere ciò che faceva Gianluca fuori dal campo uno pensa alla fantascienza, in un’altra epoca. Un giorno arrivava con i capelli gialli, un altro senza capelli… eravamo a fine anni ’80”.

“Ha ragione Gianni Balzarini, avrebbe fatto bene ogni cosa, era sempre un passo avanti davanti a tutti, non lo stiamo ingigantendo è così, c’è poco da fare. Ci sono persone che hanno una marcia in più, io ho avuto modo di conoscerlo tante volte. A Londra siamo andati da Harrods a mangiare la pizza ed ho pagato poco perchè era con lui per dirvi come era quel personaggio. Lui diceva che stava bene a Londra perchè lo conoscevano meno che in Italia ma non era vero perchè anche lì lo conoscevano benissimo”.