Si sono celebrati nella giornata di ieri a Londra i funerali di Gianluca Vialli. La capitale inglese ha dato l’ultimo saluto al compianto ex bomber, scomparso lo scorso 6 gennaio dopo alcune complicanze legate ad un tumore al pancreas. La cerimonia, come aveva annunciato già la stampa, è stata celebrata in forma privata: presenti poi più di 30 persone, leggasi i famigliari e pochi amici come ad esempio il commissario tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini, quindi Ciro Ferrara, Massimo Mauro e il presidente della Figc Gabriele Gravina.



L’ultimo saluti è avvenuto di preciso, come scrive La Gazzetta dello Sport, presso la piccola cappella in mattoni rossi situata presso un cimitero nella periferia sud ovest di Londra, una cerimonia che come da desiderio della famiglia è stata lontana dai riflettori. Del resto la famiglia di Gianluca Vialli ha sempre preferito mantenere un basso profilo, non apparendo praticamente mai sui giornali di gossip o sui social. La prima ad uscire dall’appartamento situato nella zona di Chelsea è stata Cahthryn, la moglie dell’ex star della nazionale, dietro di lei le figlie, Sophia e Olivia, e quindi la sorella e i familiari più stretti.



GIANLUCA VIALLI, FUNERALI A LONDRA: DOPO LA FUNZIONE IL RITROVO A CASA

La bara di Gianluca Vialli si trovava già fuori dalla cappella ad attenderli, ricoperta di fiori e custodita dal sacerdote che ha poi celebrato la funzione. Una volta che tutti i presenti sono entrati nella cappella il sacerdote, accompagnato da sei persone fra cui il ct Mancini, si sono caricati il feretro di Vialli sulle spalle per poi portarlo all’interno, e la cerimonia è durata circa 35 minuti.

Terminata la funzione, come da tradizione in Inghilterra, si sono ritrovati tutti a casa di Vialli dove hanno ricordato il defunto. Attorno alle ore 8:00 di sera, la “festa” è terminata, e tutti hanno lentamente lasciato la casa di Chelsea per tornare nei propri alloggi. Un ultimo saluto che ha rispecchiato il preciso volere della famiglia di Vialli, pochi intimi, i famigliari più stretti e una massima riservatezza ed educazione, così come il grande Gianluca ci ha sempre insegnato.