Gianluigi Nuzzi parla a Tv Talk della violenza a fronte dei numerosi casi di cronaca nera. «Se prendiamo le homepage dei siti italiani, in più della metà ci sono video anticipati dalla scritta che sono sconsigliati. Una volta non era così. Stiamo scendendo le scale degli inferi». Il conduttore ha citato a tal proposito l’esempio dell’Isis: «Ha usato esponenzialmente la violenza per fare consenso, ma alza la tolleranza alla violenza. Prima c’era un pudore che oggi è stato superato». In qualità di conduttore di Quarto Grado, ha poi commentato l’omicidio di Marco Vannini: «Le menzogne hanno fortemente fatto arrabbiare l’opinione pubblica. La gente è incazzata su questa storia. Io ho fatto una scelta che non avevo mai fatto: andare a casa dei genitori. Era un segno di solidarietà nei confronti di una donna presa in giro su una verità incontrovertibile». Nuzzi ha proseguito: «Non penso che i giudici popolari siano così coglioni da farci condizionare dalle suggestioni che vediamo in televisione. Pensare che la Cassazione ascolti la tv…». La presa di posizione della Petrelluzzi di Un giorno in pretura lo ha spinto ad una riflessione: «Lei ha preso una posizione coraggiosa, ha avuto il coraggio di portare avanti un’interpretazione coerente con la sentenza d’appello». (agg. di Silvana Palazzo)
GIANLUIGI NUZZI A TV TALK
Gianluigi Nuzzi ha scelto di ribattere alle inchieste de Le Iene, che negli ultimi mesi si sono concentrati sulla strage di Erba, facendo sorgere il dubbio che Olindo Romano e Rosa Bazzi potrebbero essere innocenti. Il conduttore di Quarto Grado ha preso le difese di Massimo Picozzi, all’epoca chiamato come consulente di parte e finito nel vortice dei dubbi. Il conduttore ha anche abbracciato il criminologo in diretta, come suo personale sostegno per aver ricevuto delle pesanti accuse dalla Bazzi. Secondo quest’ultima, Picozzi infatti l’avrebbe istruita su cosa dire durante la famosa confessione che è costata poi l’ergastolo a lei e al marito. “Rideva durante la proiezione del video del piccolo in aula”, scrive sui social il timoniere, ricordando come Rosa Bazzi avrebbe dimostrato in aula tutta la sua freddezza. Gianlugi Nuzzi sarà inoltre ospite della puntata di Tv Talk di oggi e forse spenderà qualche parola su quanto accaduto durante la puntata di ieri del suo programma, in onda su Rete 4.
GIANLUIGI NUZZI, L’INCHIESTA SUGLI ABUSI NELLA CHIESA
L’intervista di Nuzzi potrebbe riguardare però anche la sua personale inchiesta sugli abusi sessuali avvenuti all’interno della Chiesa, che in questi giorni lo ha spinto a intervenire a mezzo stampa. “Nella lotta alla pedofilia Papa Francesco è stato molto poco reattivo”, ha raccontato di recente a Michele Santoro, lamentando un’assenza di continuità fra le attività repressive intraprese da Benedetto XVI e quelle del suo successore. Il summit contro la pedofilia infatti è stato avviato solo sei anni dopo la sua nomina, senza dimenticare che fra i prelati di fiducia che ha scelto per il suo pontificato c’era anche il Cardinale Pell, condannato in Australia per pedofilia, lo scorso febbraio. L’omicidio di Gabriel avvenuto nei giorni scorsi a Feroleto ha provocato una forte indignazione da parte dell’opinione pubblica. Gianluigi Nuzzi ha deciso di approfondire il caso durante la puntata di ieri di Quarto Grado, sottolineando sui social la sua opinione sull’intera vicenda.
LE PAROLE SU CASO DI FEROLETO
“Povero Gabriel”, ha scritto infatti il conduttore durante una pausa pubblicitaria, scegliendo comunque di non accanirsi contro i genitori del piccolo, arrestati subito dopo la tragedia, ma riservando proprio al bambino un suo personale pensiero. Ancora da definire invece se il suo Segreti e Delitti, in onda lo scorso febbraio con una puntata speciale, potrà diventare uno spin-off effettivo del suo programma principale. E se si affiancherà quindi a Il Terzo Indizio, una costola dello show di Rete 4. “Non nascondo mai lo sdegno”, ha sottolineato il conduttore a Sorrisi parlando della diversità fra il suo modo di fare inchiesta e quello della collega Federica Sciarelli. “Quello che non riesco a soffocare l’arrabbiatura”, prosegue. E forse queste sue parole sono state confermate da uno degli ultimi interventi a Live – Non è la d’Urso, quando Nuzzi ha scelto di puntare il dito senza mezzo termini contro Asia Argento e il silenzio che l’avrebbe costretta per tanti anni a non parlare degli abusi subiti.