Gianluigi Paragone è intervenuto nelle scorse ore in diretta sui propri canali social per dire la sua relativamente a una notizia uscita sui quotidiani: “Leggo sui giornali di una proposta cretina, stupida e folle, partorita da Buffagni e Castelli, per cui hai diritto di uno sconto del 20% al ristorante se paghi con la carta di credito – dichiara –. A parte che la Castelli ha infilato una serie di c*zzate una dietro l’altra finora, ma ora ci si mette pure Buffagni che pensa di essere Pico della Mirandola? Queste persone non hanno mai lavorato in vita loro, le quali forse non sanno che legalmente uno può avere dei contasti in tasca, si mettono in testa di dividere il mondo in buoni e cattivi, come se gli evasori fossero quelli che pagano in contanti”. Toni non propriamente moderati quelli del fondatore di Italexit, che nel suo post su Facebook parla di “regalo alle banche” e inneggia all’uscita dell’Italia dall’Unione Europea.
GIANLUIGI PARAGONE: “IN TESTA HANNO LA GHIAIA”
La digressione di Gianluigi Paragone non si è certo esaurita così, ma è proseguita ulteriormente sottolineando che “il contante è denaro legale, non capisco perché io debba essere trattato come un potenziale evasore fiscale. Che c*zzo avete dentro le vostre testoline? Della ghiaia? Perché continuate a dividere le persone? Il contante me lo ritrovo in tasca perché me lo sono guadagnato. Non credo neppure sia costituzionalmente legittima una roba del genere. L’importante è che io paghi al ristorante, la modalità non conta”. Poi, ha esortato il Governo alla trasparenza: “Il TAR del lazio ha detto che bisogna essere trasparenti sui documenti, desecretando gli atti: benissimo, fatelo! Solo così si possono sconfiggere i ‘signori delle fake news‘, no?”, ha concluso provocatoriamente Paragone.