Tra i più grandi critici del green pass, Gianluigi Paragone non è andato per il sottile a L’aria che tira. Il leader di Italexit ha esordito così: «La scienza è bella e affascinante perché si mette costantemente in discussione. Qualsiasi bugiardino dice che ci sono degli effetti collaterali, ma io non sono obbligato a prendere quel farmaco. È una libera scelta».



Gianluigi Paragone ha poi articolato il suo discorso: «Se vengo obbligato a dovermi vaccinare, perché il green pass è una vigliaccata che induce al vaccino di Stato, il discorso cade: non sono più dentro la libera scelta, ma devo esibire un documento per lavorare, per andare al cinema o allo stadio».

GIANLUIGI PARAGONE STRONCA SPERANZA

Molto scalpore ha destato il documento del Ministero della Salute sulla vaccinazione alle donne in dolce attesa, Gianluigi Paragone ha rimarcato a tal proposito: «Il documento del Ministero della Salute dice che non è controindicato. Se questo è il modo di rassicurare, è sbagliato: non è controindicato vuol dire tutto e vuol dire niente. Inoltre, riconosce anche l’esenzione temporanea alla vaccinazione, io lo leggo in un documento ufficiale del ministero della Salute».



Nel corso del suo intervento, Gianluigi Paragone ha aggiunto: «Io non voglio convincere nessuno, sono un uomo di libertà. Mi metto a fare il cronista ed a leggere i documenti. C’è un altro documento del ministero della Salute che dice ciò che dicevo in aula a proposito delle mascherine FC Auto. Il Ministero invita a ritirare alcuni lotti delle mascherine perché la stessa FC Auto riconosce che sono state distribuite delle mascherine non conformi»

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