Gianluigi Paragone annuncia una mozione di sfiducia al ministro Speranza. Intervenuto a Omnibus, il leader di Italexit ha messo nel mirino il ministro della Salute a proposito del piano pandemico: «C’era già un’interrogazione del 14 dicembre 2020, questa è una delle diverse interrogazioni e il ministro Speranza non si è mai degnato di una risposta. Questo che stiamo commentando oggi è solo l’ultimo pezzo di una storia che va avanti da mesi: questa vicenda era già potente a dicembre, quando si cominciò a parlare dell’assenza di un piano pandemico aggiornato».



Gianluigi Paragone ha poi messo in risalto: «Io ho chiesto al ministro di fare chiarezza sul caso ma non ha mai risposto, come non ha mai risposto sulle mascherine o su Arcuri. Il Parlamento è cancellato. Ora è partita un’altra interrogazione parlamentare. Chiederò formalmente agli altri gruppi parlamentare di firmare con me una mozione di sfiducia verso Speranza: o si dimette il capo di Gabinetto o si dimette Speranza».



GIANLUIGI PARAGONE SULLE PROTESTE DI PIAZZA

Gianluigi Paragone si è poi soffermato sulle proteste dei ristoratori degli ultimi giorni: «Io in piazza c’ero, ci sono andato con l’occhio del cronista. Più volte avevo detto di stare attenti, l’Italia è sull’orlo di una crisi di nervi. Per quasi un anno gli era stata raccontata la storia che le banche sarebbero state disponibili e che il governatore sarebbe intervenuto. Poi le ricerche ci dicono che un lockdown più è prolungato e meno risultati dà». E il leader di Italexit ha accusato nettamente il ministro dell’Interno: «Sapevamo che l’esasperazione, lo stress e la difficoltà economica si sarebbero riversate nelle piazze. Io ho visto un’impreparazione di fondo del Viminale: la Lamorgese si è dimostrata impreparata ad affrontare una situazione con cui bisognava già prendere le misure».

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