Storie Italiane torna ad occuparsi del caso di Gianmarco Pozzi, il giovane pugile trovato senza vita sull’isola di Ponza, morte che è sempre stata avvolta in un mistero, ma che per la procura è un caso da archiviare. In studio vi era l’avvocato della famiglia, Gallo: “C’è stata la richiesta di archiviazione quindi abbiamo potuto vedere tutti gli atti, oltre 6.000 pagine e ci sono elementi che non sono stati valutati. Dopo 4 anni e mezzo di indagini aspettavamo questa attività. Il caso adesso passa a noi con i nostri consulenti e abbiamo visto che leggendo queste carte ci sono cose interessantissime, c’è la traccia dell’omicida di Gianmarco, l’ignoto B. Vogliono archiviare perchè secondo il pubblico ministero poteva essere stata rilasciata in vita perchè loro convivevano nella stessa stanza”.



“Ma cosa ci fanno tracce di sangue di un soggetto all’interno delle mutandine di Gianmarco Pozzi? Secondo il pubblico ministero, vivendo nella stessa struttura, il corpo poteva essere contaminato, ma secondo noi quella è la traccia dell’assassino, lo abbiamo scoperto e ci opporremo all’archiviazione, abbiamo 20 giorni di tempo”. Il papà di Gianmarco, Paolo Pozzi, aggiunge: “La cosa che risalta è l’omertà di certi personaggi, l’80 per cento davanti al magistrato ha omesso di dire le cose dette a noi. Non mi ricordo, forse, uno ha detto che è stato fatto addirittura un videomontaggio nonostante fosse un video originale”.



GIANMARCO POZZI, L’AVVOCATO: “UNA PERSONA BEN IDENTIFICATA…”

L’avvocato ha aggiunto: “I filmati della vostra trasmissione sono un po’ al centro delle indagini”, ed Eleonora Daniele ha aggiunto: “Guardano Storie Italiane”. E’ spuntato anche lo scontrino con del sangue: “Ci sono tracce di una persona ben identificate – ha aggiunto il papà del ragazzo – finalmente ho trovato un documento che ufficializza ciò che ho sempre pensato, ho avuto la certezza. Se le indagini sono state fatte amale ci saranno delle responsabilità, oggi c’è la certezza che qualcuno ha omesso, io spero che queste responsabilità siano acclarate grazie all’avvocato”. Il legale ha aggiunto: “La cosa strana è che il maresciallo intervenuto sul posto ha detto che quello di Gianmarco Pozzi non era un reale, e da lì è partito tutto male”.



GIANMARCO POZZI, L’AVVOCATO: “IL MARESCIALLO…”

“Ci sono degli elementi che portano all’autore dell’omicidio – ha proseguito – non so perchè l’indagine è partita male ma certo è che se si perdono degli elementi importanti della scena del crimine… questo maresciallo ha visto un corpo così ridotto, in una pozza di sangue, ha detto al magistrato che non era un reato. Poi consegna tutto alla famiglia tranne il telefonino, che viene manomesso da un consulente e ora quel telefonino non è più utilizzabile”.

Il papà di Gianmarco Pozzi, aggiunge: “Io chiedo giustizia, non ho paura di nessuno”, e l’avvocato aggiunge: “Tramite questa trasmissione siamo riusciti a tenere un caso vivo e a fornire elementi importanti, se no questo caso sarebbe stato archiviato già 3 o 4 anni fa”. Il papà di Gianmarco ha concluso: “Stiamo organizzando una manifestazione per il 7 dicembre contro la richiesta di archiviazione”, ed Eleonora Daniele ha chiosato dicendo: “Noi ci saremo sicuramente”.