A “Storie Italiane” si è tornati a parlare del caso della morte di Gianmarco Pozzi, il giovane pugile morto nell’estate del 2020 sull’isola di Ponza e il cui decesso è ancora avvolto da un alone di mistero. La supertestimone, la donna che avrebbe confidato a un suo contatto di avere visto l’omicidio del ragazzo (avrebbe visto il suo corpo caricato su una carriola, con i piedi che spuntavano da sotto un telo che lo copriva, ndr), non si è ancora palesata. La madre della vittima ha rivolto un appello a questa persona: “Ci aiuti, la verità deve venire fuori. Una mamma come lei deve assolutamente dire ciò che ha visto e aiutarci a scoprire cosa è successo a Gianmarco. Io non starei mai zitta davanti a un caso del genere”.



Il magistrato Carlo Nordio, ospite nello studio televisivo di Eleonora Daniele, in merito all’accaduto ha affermato: “Non capisco perché non sia stata disposta l’autopsia, sarebbe stata fondamentale. Io ho visto migliaia di omicidi nella mia carriera e in questo caso il suicidio, per la dinamica dei fatti, non può che essere escluso”.



GIANMARCO POZZI, L’AVVOCATO: “SUPERTESTIMONE? CI SONO TRE NOMI IN BALLO”

L’avvocato Paolo Gallo, legale difensore della famiglia di Gianmarco Pozzi, a “Storie Italiane” ha spiegato: “Bisogna capire se la magistratura abbia gli elementi per identificare questa supertestimone. Noi crediamo che il pm stia facendo un ottimo lavoro rispetto a quanto è stato fatto in precedenza. Credo che siano in fibrillazione anche in Procura per arrivare a questa persona. Ci sono tre nomi in ballo, ma a noi avvocati non viene consentito di accedere a questa fase di indagine”.



E, ancora: “Credo che potrebbero avere addirittura già individuato la supertestimone, ma per un discorso di protezione e per via di questa fase delicata ci sia il massimo riserbo al momento”.