Gianmarco Saurino, attore di successo e volto di Lorenzo Lazzarini, il medico morto di Covid nella seconda stagione del medical drama di Rai Uno “DOC – Nelle tue mani“, è intervenuto in qualità di ospite nel corso della puntata di “Ciao Maschio” andata in onda sabato 5 marzo 2022. In particolare, durante l’intervista concessa a Nunzio De Girolamo, Saurino ha rivelato di essere molto timido: “È un po’ una conseguenza del mestiere – ha dichiarato –. Credo che il fatto di essere timido mi abbia portato la voglia di indossare ogni tanto una maschera per poter raccontare delle storie”.
Facendo questo mestiere, però, “si impara ad essere aperti, si impara ad essere disponibili, in ascolto con quello che sta succedendo col proprio partner di scena, con tutta la troupe, con tutto il cast”. La sua professione ha quindi fatto nascere in lui uno spiccato senso di disponibilità e, in virtù di questo, “sono diventato disponibile di conseguenza. Mi fa piacere pensare di essere una persona disponibile nel momento in cui un amico, una persona amata, ha bisogno di me”.
GIANMARCO SAURINO: “IL MESTIERE CHE FACCIO È UNA SORTA DI ENORME PROTEZIONE”
Davanti alle telecamere di “Ciao Maschio”, Gianmarco Saurino è quindi tornato sul concetto di maschera, che lui stesso ha ammesso di indossare durante la sua esistenza: “C’era uno molto bravo (Luigi Pirandello, ndr) che scriveva tanti anni fa che tutti noi indossiamo delle maschere in diverse circostanze. Ora ,io non so se in ogni situazione della mia vita mi ritrovi a indossare una maschera. Credo che questa sia una cosa piuttosto involontaria. Però, sono convinto del fatto che il mestiere che faccio sia una sorta di enorme protezione. Colui che sono davvero è – come accade un po’ per tutti – una cosa estremamente privata”.
“Ieri sera – ha aggiunto Saurino – stavo leggendo una cosa molto bella, che mi permetto di dire qua: quando ci si avvicina a una persona, la si conosce per davvero. È un po’ come conoscere un muro scrostato, è un po’ come un quadro impressionista guardato da molto vicino. Allontanandoci, invece, siamo un po’ tutti uguali. Ecco, questo mestiere mi permette di tenere le persone a una distanza di sicurezza”.
GIANMARCO SAURINO: “GESTENDO LA NOTORIETÀ SONO DIVENTATO ESTREMAMENTE RISERVATO”
Di fatto, Gianmarco Saurino ha ammesso che preferisce essere osservato dagli altri in questa maniera, a una certa distanza. Ma, soprattutto, “preferisco essere guardato come gli altri e non essere speciale. Preferisco essere speciale per le persone che mi conoscono davvero. Mi proteggo, assolutamente. Perché? Credo perché sono timido ed ecco che qui torniamo al discorso iniziale”.
Gestendo la notorietà, Saurino è anche divenuto estremamente riservato: “Probabilmente prima non avevo bisogno della riservatezza – ha spiegato –. Credo per effetto del fatto che negli anni di studio – io ho fatto il centro sperimentale – sogni di fare questo mestiere e la fama è veramente una cosa che non ti riguarda. Quello che vuoi è solo fare questo mestiere fino in fondo. Quando poi, a un certo punto e per mia fortuna, arriva la fama che certe serie televisive ti danno, soprattutto in questo Paese, soprattutto su Rai Uno, la conseguenza è proprio il fatto di diventare estremamente riservati, cioè di cercare una vita privata. Questa è forse una consuetudine per buona parte della gente che fa questo mestiere: rinforzare la sfera privata, perché in tanti apparentemente ti conoscono, ma in realtà tu non vuoi farti conoscere e tendi a chiuderti”.