Gianmarco Senna, esponente della Lega, è intervenuto ieri, domenica 8 agosto 2021, nel corso della puntata della trasmissione “Stasera Italia Weekend”, in onda su Rete 4 e condotta dalla giornalista Veronica Gentili. Il suo intervento, suddiviso in due riprese, è stato totalmente imperniato sull’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta vivendo: “I dati scientifici ci dicono che il vaccino permette di avere problemi limitati in termini di ricoveri e di mortalità – ha esordito –. Detto questo, io non amo il bastone e non amo le costrizioni. Non amo, quindi, il pensiero che si debba costringere qualcuno a sottoporsi alla vaccinazione, dopo una serie di comunicazioni che hanno portato una parte di quei 4 milioni e mezzo di italiani non vaccinati a rifuggire il siero”.



Il riferimento, ovviamente, è all’introduzione del Green Pass obbligatorio, che, a giudizio di Senna, non solo non rappresenta la soluzione al problema esistente, ma rischia anche di “tenere le maglie troppo larghe, in quanto anche i vaccinati possono essere infetti e diffondere il Coronavirus”.

GIANMARCO SENNA: “GREEN PASS? SERVONO RIFLESSIONI LAICHE SULL’ARGOMENTO”

Nel prosieguo del dibattito, Gianmarco Senna ha evidenziato come il vaccino nei soggetti over 40 aiuti a evitare le terapie intensive, mentre al di sotto dei 40 anni “c’è l’evidenza scientifica che anche un ragazzo non vaccinato ha rischi zero. Su questo vanno fatti dei ragionamenti. Qualcuno dirà: ‘Può essere un portatore di virus’. Sì, ma lo può essere anche un 50enne vaccinato che ha il Green Pass solo perché ha fatto il vaccino. Bisogna quindi fare delle riflessioni in maniera laica”.



La certificazione verde sta creando parecchi grattacapi al mondo della ristorazione, con i titolari delle attività di questo settore che riscontrano grandi problematiche nel creare un rapporto empatico con il cliente, quando devono domandargli il Green Pass e il documento prima di lasciarlo accedere all’interno del loro locale: “Ci si chiede se questa sia proprio una funzione che dovesse essere delegata ai ristoratori – ha concluso Senna –. Queste sono le battaglie della Lega: noi riteniamo che chiedere il Green Pass non rientri nelle capacità e nella sensibilità dei ristoratori. Anche prima non era il ristoratore a dover costringere qualcuno a rispettare le norme anti contagio. Cerchiamo di avere buon senso, è una situazione scomoda”.