Gianmarco Tamberi finisce nel mirino dopo uno scatto con un cucciolo di leone

Gianmarco Tamberi gioca con un cucciolo di leone, ma basta e avanza per sollevare un polverone. Il campione olimpico di salto in alto, che si trova attualmente in ritiro in Sudafrica, nelle scorse ore è finito in pasto ai social dopo aver postato uno scatto in compagnia di un cucciolo di leone. Gimbo ha deciso di concedersi un periodo dedicato allo sport, al relax e anche alla natura. Ma è proprio riguardo questo terzo punto che l’ultimo post caricato sul proprio profilo social ha scatenato i commenti di centinaia di followers, haters e non solo. L’atleta olimpico ha pubblicato alcune foto e video di lui insieme a un cucciolo di leone. “Amore a prima vista”, ha scritto Tamberi nella didascalia delle immagini prese d’assalto nelle scorse ore. Ma andiamo con ordine e cerchiamo meglio di capire cosa è accaduto a Gianmarco Tamberi, reduce anche da un momento complesso.



Tra le critiche indirizzate a Tamberi, è spiccata un’osservazione che ha colpito Gianmarco. Si tratta del messaggio postato dall’etologa Chiara Grasso, che ha spiegato come queste ‘oasi naturali’ per gli animali siano in realtà delle location in cui le creature vengono sfruttate per la loro presenza, in modo tale da avvicinare i clienti alle strutture.



L’etologa si scaglia contro Gianmarco Tamberi

Gli innocenti scatti postati da Gianmarco Tamberi sono bastati e avanzati per alzare una nuova polemica social. L’etologa e giornalista Chiara Grasso ha puntato il dito contro il gesto dell’atleta: “Sicuramente nella tua scelta di visitare questo centro c’è stata una fantastica buona fede che molti altri turisti come te hanno, ma purtroppo c’è ancora molta disinformazione su questi falsi santuari – ha scritto la penna -. Infatti tantissime nuove inchieste e ricerche scientifiche hanno dimostrato che tutte le strutture in cui sono ospitati animali selvatici in cattività e in cui è possibile interagire con loro non sono veri centri di recupero”.



Chiara Grasso ha poi proseguito così la disamina ai danni di Gianmarco Tamberi: “Sebbene le tue azioni sono state spinte da buon cuore, purtroppo hai scelto una struttura che ancora sfrutta gli animali, che si maschera da centro di recupero ma probabilmente in realtà, ci specula sopra, soprattutto per la presenza di cuccioli”. Gianmarco Tamberi ha poi messo in ‘evidenza’ il messaggio dell’etologa, in modo tale che la realtà alla base di alcuni centri di recupero per gli animali selvaggi possa essere scoperta: “Tutti noi non avevamo la più pallida idea che questi centri di recupero non fossero in realtà tali”.