Attore e conduttore, figlio d’arte, Gianmarco Tognazzi ha avuto come papà uno dei più grandi artisti del suo tempo, Ugo Tognazzi, che ha seguito sul set fin da quando era un bambino, per poi recitare in film di un certo calibro come “Romanzo popolare”, “Vacanze in America” e altre pellicole ancora di gran successo, fin da giovanissimo. Nel 1989, a soli 22 anni, ha condotto il Festival di Sanremo insieme ad alcuni colleghi. Negli anni seguenti si è dedicato al teatro per poi tornare anche al cinema con film importanti e di gran successo. Varie anche le apparizioni in televisione.
Gianmarco Tognazzi è nato da Ugo Tognazzi e dalla sua seconda moglie, Franca Bettoja. Ha una sorella biologica, Maria Sole, ma dal papà ha avuto anche altri due fratellastri, Ricky Tognazzi, come lui attore, e Thomas Robsahm, riconosciuto dal papà solamente più avanti e nato e cresciuto in Norvegia, con la mamma, un’attrice. Gianmarco, invece, ha avuto due figli dalla moglie Valeria Pintore, sposata nel 2006. Non solo cinema nella sua vita: dal 2010 dirige infatti l’azienda eno-gastornomica fondata dal padre a Velletri nel 1969, “La tognazza”, trasformandola in un’azienda vinicola. Pur essendo nato nella Capitale, tifa Milan.
Gianmarco Tognazzi: “Sono molto rompiscatole”
Parlando qualche mese fa a “Ciao Maschio” della sua personalità, Gianmarco Tognazzi ha spiegato di essere “rompiscatole”, molto pignolo e preciso, ma di essere cresciuto e maturato con il tempo. Parlando invece del suo modo di essere papà, ha rivelato: “Cerco di essere un papà normale anche se il mio lavoro non lo è perché spesso sono via. A volte invece ci sono ma non ci sono con la testa. Cerco di essere un papà come mio padre che non era un vero padre, ma era un uomo che viveva la sua vita e si faceva vedere nei suoi pregi e difetti”.
A proposito del papà, anche Gianmarco, come anche i suoi fratelli, non lo hanno mai chiamato così ma sempre per nome, “Ugo”, essendo lui “di tutti” e non solamente dei suoi figli. “Era uno spirito libero che ha vissuto e ha lasciato vivere anche a costo di prendere le giuste portonate” ha spiegato Gianmarco, che ha stimato profondamente la figura di quell’uomo un po’ geniale ma anche libero.