Gianna Del Gaudio, processo d’Appello ad Antonio Tizzani
Sono trascorsi quasi sei anni da quel 27 agosto 2016, quando Gianna Del Gaudio, insegnante in pensione, veniva sgozzata nella sua villetta di Seriate. Unico indagato da sempre e processato è stato Antonio Tizzani che ha sempre respinto le accuse riferendo il medesimo racconto: l’uomo stava innaffiando le piante quando voltandosi vide il famoso uomo incappucciato in casa, scoprendo il corpo della moglie in una pozza di sangue in cucina. Per quel delitto Tizzani è stato assolto in primo grado poiché grazie al suo consulente sarebbero emerse nell’appartamento di Seriate alcune tracce che non vennero analizzate in un primo momento che farebbero pensare alla presenza di un uomo.
La procura si è opposta ed ha preso il via il processo d’Appello per l’omicidio di Gianna Del Gaudio, nel corso del quale è stato sentito Antonio Tizzani il quale ha ribadito nuovamente la versione di quella sera. Alle telecamere di Lombardia Nera ha commentato, fuori dal tribunale: “L’ho mai cambiata?”. In aula sentito per circa due ore, avrebbe aggiunto anche alcuni dettagli sull’identikit del famoso incappucciato: “Aveva degli occhiali da vista, quelli che si fanno un poco di riflesso”.
Antonio Tizzani e le liti con Gianna Del Gaudio
Antonio Tizzani ha commentato fuori dall’aula anche i presunti litigi con la moglie Gianna Del Gaudio: “A furia di sentire ste stronz*te per forza ci mettevamo d’accordo, per far ingelosire di più i vicini”. A detta dell’uomo, dunque, lui e la moglie fingevano di litigare per far ingelosire i vicini. Tra gli altri aspetti affrontati in aula anche la compatibilità di quel Dna ignoto trovato sui guanti in lattice rinvenuti insieme all’arma del delitto: il Dna sarebbe compatibile con una traccia repertata nel caso di Daniele Roveri. Una somiglianza, secondo il consulente Giorgio Portera, “non così leggera. E’ una somiglianza effettivamente importante”.
Infine, sulle presunte liti tra Tizzani e la moglie, in aula ha deposto una cara amica di Gianna Del Gaudio. Il marito però, all’uscita dall’aula ha così commentato alla trasmissione di Antenna 3: “L’amore non è bello se non è litigarello. Lo facevamo apposta”. L’udienza è stata aggiornata al 7 ottobre prossimo, quando ci saranno le repliche delle parti e la sentenza di secondo grado.