La moglie di Piero Pelù, Gianna Fratta, ha rilasciato una lunga intervista a Quotidiano.net dove ha spiegato le sue emozioni e difeso fortemente il genere pop: “Non vale meno di Mahler. La donna ha due lauree ed è direttore d’orchestra, talentuosa e amata da tutti ha dimostrato di essere personaggio sicuramente positivo. Si apre anche la polemica in merito ai musicisti d’orchestra che guadagnano 50 euro al giorno: “Così si svilisce un lavoro importante, anche perché chi fa il musicista deve studiare tutta la vita. Questo però non è un problema del Festival, ma dell’Italia intera. Quando dico che mi occupo della musica la gente pensa sia un hobby”. Per Gianna Fratta è proprio un problema sociale ed evidenzia ancora il lavoro dell’orchestra: “La gente non se ne accorge. I musicisti stanno sempre lì, tutto il tempo per tante ore al giorno mentre gli artisti si alternano ogni tre minuti”. (agg. di Matteo Fantozzi)



“La volevo con me a Sanremo, ma…”

Gianna Fratta è la moglie di Piero Pelù, l’ex leader dei Litfiba in gara a Sanremo 2020 con il brano “Gigante”. Si tratta della prima partecipazione alla kermesse canora per il rocker che lo scorso anno ha sposato la direttrice d’orchestra con una cerimonia civile tenutasi presso Palazzo Vecchio a Firenze davanti al sindaco Dario Nardella. Lui 57 anni e lei 46 sono arrivati con un’Alfa Romeo d’epoca del cantante addobbata per l’occasione a festa per il grande giorno della nozze. Un matrimonio condiviso anche con i fan visto che Piero ha pubblicato una bellissima foto con la moglie scrivendo: “Benvenuta a Gianna nella mia/nostra tribù, donna sensibile, razionale e grande lavoratrice. Ne faremo e vedremo delle belle, ragazzacci!”. Per Gianna si è trattata di una piccola e grande impresa, quella di conquistare il cuore di Piero Pelù visto che è stato sempre considerato uno “scapolo d’oro”. In realtà per il rocker è stato un vero e proprio colpo di fulmine come ha rivelato a Il Corriere della Sera: “Appena l’ho vista è partita una legnata micidiale”. Riguardo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020, la prima della sua carriera, Pelù ha anche dichiarato: “ho anche pensato di far dirigere a lei l’orchestra di Sanremo che suonerà ‘Gigante’. Ma abbiamo preferito evitare l’effetto Al Bano e Romina”



Chi è Gianna Fratta, moglie di Piero Pelù

Classe 1973, Gianna Fratta è nata il 22 agosto a Erba, in provincia di Como. E’ una pianista e direttrice d’orchestra di fama mondiale visto che durante la sua straordinaria carriera ha lavorato con grandissimi maestri come Daniela Caratori, Ottavio De Lillo e Rino Marrone. Un talento che Gianna ha perfezionato seguendo diversi corsi di pianoforte, ma anche di composizione e successivamente direzione d’orchestra. La donna, infatti, ha studiato Musica corale e Direzione di coro conseguendo il massimo dei risultati. Non solo, Gianna ha anche conseguito il diploma presso l’accademia Chigiana di Siena e ha studiato con il maestro Yuri Ahronovich. Lo scorso settembre Gianna ha sposato con una cerimonia intima e privata Piero Pelù riuscendo a conquistare non solo il cuore dello scapolo d’oro, ma anche a portarlo all’altare. Un piccolo primato che non era riuscito neppure alle precedenti compagne dell’artista che in passato ha avuto tre figlie: Greta e Linda dalla prima compagna e Zoe dall’ultima. I due si sono incontrati per la prima volta nel 2016 come ha raccontato la direttrice d’orchestra: “un incontro tra due persone comuni, certo, con il tempo io mi sono avvicinata alla sua musica e lui alla mia: sono andata ai suoi concerti e lui è venuto a vedermi dirigere”.



Gianna Fratta e Piero Pelù: un amore in musica

Ad avvicinarli sicuramente la passione per la musica, che ha un ruolo primordiale nelle loro vite. Non solo, visto che Gianna Fratta a Il Corriere della Sera ha dichiarato: “l’energia che mettiamo nel nostro lavoro, lui sul palco e io sul podio. Oltre che l’amore per la musica. E non c’è senso di superiorità di un genere sull’altro. I musicisti si trovano e condividono, non importa il genere”. Gianna Fratta è una affermata direttrice d’orchestra famosa in tutto il mondo; durante la sua carriera, infatti ha ha avuto modo di dirigere anche in Oriente, dove la musica operistica è apprezzata anche dalle generazioni più giovani. Un’esperienza che l’ha portata a fare un paragone con la platea italiana: “da noi ci sono platee di capelli bianchi e spiace perchè l’opera è  soprattutto italiana e se la capisci non la lasci più”.