Gianna Nannini è la potenza vocale per antonomasia; la capacità di veicolare emozioni con rime fuori dai clichè, con racconti emotivi e soprattutto ‘crudi’ dal punto di vista della percezione. L’amore è forse centrale nel suo percorso creativo, sicuramente ispirato dall’importanza e peso che ha nella sua vita. Da decenni condivide l’amore con sua moglie Carla Accardi con la quale ha coronato anche il sogno della maternità con la nascita della figlia Penelope.
“Mettendola al mondo è come se avessi seminato un giardino: ci ho provato e riprovato, e quando avevo perso ogni speranza lei è arrivata”. Questo il toccante racconto di Gianna Nannini che, prima di poter abbracciare sua figlia Penelope insieme a sua moglie Carla Accardi, ha dovuto affrontare 3 aborti – come riporta Libero – prima di riuscire a diventare mamma.
Gianna Nannini, dal primo incontro con Mara Maionchi al ‘retroscena’ su Sanremo
Dopo l’amore per la famiglia, il secondo posto nella piramide delle priorità è sicuramente destinato alla musica. Gianna Nannini, con la sola forza del suo talento, è riuscita a forgiare una carriera densa di successi che di fatto l’ha consacrata anche a livello internazionale. “Mio padre all’inizio non voleva che facessi questo mestiere e quindi me ne sono andata da casa e sono corsa a Milano”. Questo il racconto della cantante a Domenica In che dunque, da sola, ha trovato la strada per raggiungere il successo e coronare i suoi sogni.
Le ambizioni di Gianna Nannini coincidono con l’incontro con Mara Maionchi, fondamentale per la sua carriera. “Ho realizzato il mio sogno senza l’aiuto dei miei genitori. Il mio primo provino lo feci con Mara Maionchi che mi prese a lavorare con lei, le devo molto…”. Sempre intervistata a Domenica In, Gianna Nannini si è espressa anche a proposito del Festival di Sanremo al quale spesso è stata accostata ma non ha mai preso parte alla kermesse. “Penso sia una grande opportunità, un importante trampolino di lancio. L’unica volta che avrei voluto andare è stato l’anno in cui ho scritto ‘Fotoromanzo’, poi non ho più partecipato”.