Sta per arrivare Gianna Nannini a 20 Anni che Siamo Italiani. Prima, però, Claudio Amendola e Fiorella Mannoia con una brevissima apparizione. Vanessa Incontrada si assicura che i due ospiti stiano ancora in sua compagnia: “Noi ci vediamo dopo vero?”. Gigi D’Alessio canta, poi introduce Gianna Nannini raccontando un aneddoto: “Una volta venne il mio turno di cantare, misi le mani sul pianoforte e lei creò una situazione magica, così bella che fu qualcosa di meraviglioso. Sto parlando di…”. L’Artista introduce Gianna Nannini, che canta ‘O surdato nnammurato’. In realtà si tratta di un vero e proprio duetto con D’Alessio. “Quella volta fu incredibile. Io sono certo che tu sia napoletana dentro”, dice Gigi. “Magari!”, risponde la Nannini. “Avrei voluto nascere a Napoli. Nel rock è dura fare musica se non si suona insieme”. “Gianna tu hai sempre fatto la differenza!” dice D’Alessio. La Nannini, ovviamente, interpreta il brano ‘La Differenza’. Bellissima esibizione prima di congedarsi: “A novembre sono in giro per i Palasport e spero che venga anche D’Alessio perchè suona benissimo”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Gianna Nannini torna in Rai
Gianna Nannini ospite di Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada a “20 anni che siamo italiani“. La presenza sul palco del nuovo programma del venerdì sera di Rai Uno servirà anche a presentare al grande pubblico la sua ultima “fatica” discografica. Nel nuovo album “La differenza” possiamo trovare l’essenza di Gianna Nannini. E a dirlo non siamo noi, ma la stessa cantante senese, che in un’intervista di qualche giorno fa a “La Repubblica” ha dichiarato: “La perfezione, non cambierei nulla di nulla del disco, dall’inizio alla fine”. Il brano che ha scelto di lanciare come singolo per promuovere l’album è lo stesso che dà il titolo all’album: “Un brano difficile per partire, niente ritmo da radio, molta emotività e dinamica. Io che ho sempre scritto di uguaglianza, di libertà e liberazione dalle paure, non ho paura di guardare, di amare, di abbracciare chi sa fare la differenza. A volte è la gentilezza a fare la differenza, a volte la forza, il coraggio. Tutti siamo capaci di gesti che ci portano fuori dalla ripetizione, dalla prevedibilità cui spesso sacrifichiamo la nostra vita. Nella canzone La differenza, una donna innamorata, quindi dipendente ma fortissima proprio per le certezze che le danno i suoi sentimenti, dice semplicemente la verità: vai, fai e disfa ma la differenza tra me e te la faccio io. Lo dice divertita e consapevole, senza menarla”.
Gianna Nannini: “Com’è nato il mio nuovo album”
Molto particolare la location che ha ospitato la lavorazione dell’album: “Il disco è nato con piano, voce e chitarra a Londra, in un piccolo studio di Gloucester Road. Abbiamo cominciato a Londra, con Dave Stewart e poi abbiamo pensato di andare a Nashville. (…) In me è sempre circolato sangue bianco e nero, sono ripartita dal blues verso il soul e il rock alla mia maniera. Conny Plank mi diceva che ogni paese ha il suo blues, basta che lo si faccia, che lo si produca, che lo si alimenti, nella propria cultura di appartenenza. Nashville è la ‘Music city’ ed è da lì che sono partita per realizzare un disco in cui la musica, come dice il titolo, fa La differenza”. La soddisfazione di Gianna Nannini è palese: “Gran parte delle canzoni sono cantate in diretta, massimo due volte, e per me che sono una performer live cantare in un disco così è un invito a nozze. E anche lavorare con una band come quella che mi ha sostenuto: volevo che gli arrangiamenti fossero per una band che suonasse come uno strumento solo, non volevo che si sentisse tanta roba, una cosa semplice ma molto innovativa, un tipo di suono in linea con quello che si sente nella musica di oggi”.
Gianna Nannini: “Vi spiego il mio duetto con Coez”
E a proposito di musica di oggi, uno dei brani più interessanti del nuovo album di Gianna Nannini è quello che vede la Nannini duettare con uno dei volti emergenti della nuova leva affacciatasi alla ribalta in questi anni: Coez. Rispetto a questo incontro musicale, Gianna ha spiegato: “Mi piace moltissimo questa nuova generazione, ha ridato importanza alla parola, non ha un’unica identità musicale e culturale ma, come è evidente nel caso di Coez, ha la melodia dentro. Mi piacerebbe lavorare con altri che hanno questo atteggiamento, come Salmo o Massimo Pericolo”. Quella che si può trovare ne “La differenza” è appunto una Gianna “diversa”: “Ha contribuito negli ultimi anni la presenza di una figlia, ti fa tirare le marce. E poi per farmi scendere dal treno della vita frenetica, tra un Paese l’altro, c’è voluto un bell’incidente a un ginocchio. Quando ero ferma su una sedia a cantare sul palco, ho capito che cantavo bene, rilassata, mi piaceva questa cosa e ho pensato che mi faceva bene. Un po’ come cavalcare, ti devi ricordare che sei sopra al cavallo, puoi andare, seguire l’onda, essere veloce ma in maniera differente, stare un passo indietro ma spingere lo stesso. Anche Modugno cantava così, era nelle mie corde, mi è sembrato giusto”.