C’è anche Gianna Nannini, tra gli ospiti di 20 anni che siamo italiani, lo show condotto da Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada in onda questa sera in replica su Rai1. A un certo punto della serata, D’Alessio ricorda quella volta in cui partecipò a una specie di concorso insieme ad altri interpreti della Canzone napoletana e “lei”, sottolinea, “lei” creò un’atmosfera del tutto particolare. “Ricordo la prima volta che è successa questa cosa (il loro primo incontro, ndr). Io ti dissi: ‘Mi hai fatto venire la pelle d’oca’. Perché mi ricordasti Anna Magnani. Io sono convinto di una cosa: tu hai un animo napoletano”. “Volevo essere nata a Napoli”, spiega la Nannini. Quanto al complimento sulla Magnani, si schermisce: “Magari!”. Dal suo punto di vista, quello con Gigi fu “un incontro d’anime” e – come tale, si presume – artisticamente molto profondo. Dopo il duetto sulle note di Oi vita mia, il conduttore la lascia esibirsi da sola sulle note del suo nuovo singolo. (agg. di Rossella Pastore)
Gianna Nannini ospite a 20 anni che siamo italiani
Gianna Nannini ospite di “20 Anni che siamo italiani“, lo show di Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada trasmesso in replica da sabato 20 giugno 2020 in prima serata su Rai1. Un’occasione speciale per l’artista per promuovere il nuovo album di inediti dal titolo “La differenza” anticipato dal singolo omonimo e pubblicato lo scorso ottobre. Intanto in occasione dell’intervista rilasciata a Mara Venier a Domenica In per il suo 66esimo compleanno, la rocker senese ha rivelato: “il mio sogno era cantare, scrivere le mie canzoni, ma soprattutto andare in America e cercare qualcuno che mi producesse. Ma come potevo farlo senza sapere un mestiere?”. Prima di debuttare nel mondo della musica però la Nannini ha lavorato anche come operaia in una fabbrica di ricciarelli dove è stato vittima di un brutto incidente. “È stato l’inizio della mia voce rock, perché con un dolore così, con l’urlo, ti viene la voce rock” ha confessato l’artista. In realtà la Nannini aveva già parlato di questo spiacevole incidente in occasione di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “lasciai nella macchina per i ricciarelli le falangi del medio e dell’anulare della mano sinistra. Finirono nell’impasto dei dolci, ma nessuno li ha mangiati; li ritrovarono il giorno dopo, troppo tardi per riattaccarli. Cacciai un urlo terribile, la voce roca mi è venuta allora. Poi svenni”.
Gianna Nannini: la figlia Penelope e la moglie Carla
Un brutto incidente per Gianna Nannini che le è costato anche l’esame al Conservatorio visto che venne bocciata. “Al Conservatorio mi bocciarono: al pianoforte le scale venivano un po’ zoppicanti” – ha raccontato la rocker senese, che si è ripresa la sua rivincita poco dopo – “ridiedi l’esame con due piccole protesi di plastica e le unghie finte: lo passai. L’assicurazione versò due milioni. Mi ci pagai la fuga”. Quella fuga in America l’ha portata alla realizzazione di un sogno: fare musica. Una carriera iniziata grazie all’intuito di Mara Maionchi che la Nannini considera: “è sempre stata una grande talent-scout, oltre che una donna simpaticissima. Le suonai le mie prime canzoni al piano. Si commosse. E mi fece il primo contratto, per la Numero Uno, la casa di Battisti”. Tra i suoi successi “Bello e impossibile” dedicata ad un uomo: “bello ma dall’odore sgradevole; e il titolo dell’album era Profumo. In quel periodo non avevo storie importanti: capitava ogni tanto, in tournée”. La Nannini parlando poi di amore ha rivelato: “ho amato uomini e donne, sono pansessuale. Per me l’amore è consonanza di spirito, che è molto più importante del sesso. Di solito l’amore è possessivo; io credo nell’Amore gigante, come il titolo di un altro disco, che non lo è”. Oggi la Gianna è madre e moglie felice: l’artista, infatti, ha una bellissima figlia di nome Penelope fortemente voluta e una moglie di nome Carla: “la conosco da quarant’anni, e ho in lei totale fiducia. Se non ci fosse Penelope, mia figlia, non avrei mai fatto questo passo. Ma se mi succede qualcosa, Penelope per la legge italiana non avrebbe nessuno. In Inghilterra Carla la può adottare”.