LA NASCITA DEL NUOVO PARTITO DI GIANNI ALEMANNO E MARCO RIZZO: NOME E PRESENTAZIONE

Li chiamano già i “rossobruni” per identificare il nuovo movimento politico in via di definizione con il “destro” Gianni Alemanno e il “sinistro” Marzo Rizzo: l’appuntamento è già fissato per il 25-26 novembre a Roma con quella che appare a tutti gli effetti come la fondazione di un nuovo partito dal nome al momento identificativo con lo stesso evento organizzato dall’ex sindaco di Roma, ovvero “Forum dell’Indipendenza Italiana”.



«Proviamo a costruire fuori dai vecchi schemi l’indipendenza italiana», ha detto Alemanno introducendo l’appuntamento di fine mese al Midas Palace Hotel di Roma: per la prima volta nella storia – spiega il politico fuoriuscito da Alleanza Nazionale e in contrasto negli ultimi anni con la linea della destra italiana incarnata da Giorgia Meloni in FdI – «ci confronteremo con i fondatori di Democrazia sovrana e popolare Marco Rizzo e Francesco Toscano. Persone che arrivano da fronti opposti ai nostri, ma che come noi sanno che senza una vera indipendenza nazionale non si può costruire né sviluppo economico né giustizia sociale. Questa è la base per costruire il cambiamento, in tempi e modi tutti da scoprire». Tra i membri fondativi, oltre ad Alemanno e Rizzo, erano dati presenti all’evento anche Elena Basile e Moni Ovadia, anche se un piccolo “giallo” su questi ultimi si è aperto nelle ultime ore (qui sotto tutti i dettagli, ndr).



COSA HANNO DETTO ALEMANNO E RIZZO SULLA NASCITA DEL NUOVO “FORUM DELL’INDIPENDENZA ITALIANA”

«Per la prima volta nella storia ci confronteremo con i fondatori di Democrazia sovrana e popolare Marco Rizzo e Francesco Toscano. Persone che arrivano da fronti opposti ai nostri, ma che come noi sanno che senza una vera indipendenza nazionale non si può costruire né sviluppo economico né giustizia sociale.
Questa è la base per costruire il cambiamento, in tempi e modi tutti da scoprire», si legge nel messaggio social scritto da Gianni Alemanno per presentare il nuovo partito “anti-sistema”, contro le guerre e in contrapposizione ai blocchi “filo-Nato” e “filo-Russia-Cina”. «Insieme a loro ci saranno persone di valore che hanno il coraggio della verità, come Francesco Borgonovo, Modi Ovadia, Elena Basile e Fabio Granata», aggiunge ancora Alemanno nel dare appuntamento «all’interno della nostra Assemblea di fondazione del 25 e 26 novembre a Roma».



Davanti a chi chiama già il movimento dei “rossobruni” come un nuovo “parterre dei sovranisti” che unisce destra e sinistra, Marco Rizzo (ex PCI e fondatore di Democrazia Sovrana e Popolare) commenta «Parlare con Alemanno per noi non è un problema. Quello del Pd è un antifascismo da passerella e io lo respingo. Il Pd – insiste Rizzo – ha votato l’equiparazione tra nazismo e comunismo al Parlamento europeo, quindi il suo antifascismo è solo elettorale. Io sì che posso parlare di antifascismo. Ricordo che i fascisti, quelli veri, sono venuti ad aspettarmi sotto casa quando ero giovane». Alemanno fa un congresso, un movimento politico che si contrappone ai blocchi occidentali che si avvicinano alla “terza guerra mondiale”, chiarisce Rizzo: «Oggi l’Italia, da Conte a Meloni passando per Draghi, è di fatto una colonna americana. Siamo privi di qualunque sovranità. Il ceto medio precipita nella proletarizzazione e i lavoratori dipendenti sono traditi dai sindacati: con tutto questo devo chiedere un lasciapassare per discutere con Alemanno? Me ne infischio altamente». Contro la Nato ma contro anche lo stesso Pd, con Rizzo che liquida così la leader Elly Schlein: «incarna l’idealtipo della politica del Pd: è chic, parla di lavoro senza avere neanche le coordinate di che cosa sia il lavoro».

SCATTANO LE PRIME DEFEZIONI AL NUOVO “FORUM” DI ALEMANNO E RIZZO

Come dicevamo già, a pochi giorni dall’evento di fondazione del “Forum dell’Indipendenza Italiana” arrivano già le prime defezioni in aperta polemica contro gli stessi ideatori Alemanno e Rizzo: lo scrittore e musicista Moni Ovadia, icona della sinistra militante anti-Israele, smentisce la sua partecipazione al nuovo partito, «L’invito che mi era stato rivolto si riferiva a una tavola rotonda sulla questione israelo-palestinese e, essendo io fermamente convinto della necessità di dialogare soprattutto con chi non la pensa come me, avevo accettato». Una volta però saputo che l’evento trattava anche della fondazione del nuovo movimento di Alemanno, ecco il “2 di picche” presentato da Ovadia.

Con lui anche l’ex funzionaria della Farnesina Elena Basile: «Entrambi abbiamo ritirato la partecipazione, perché ce l’avevano presentata come un incontro sulla Palestina». Poco dopo sui social, rispondendo direttamente al post di Alemanno, arriva la conferma di Ovadia: «Sono stato invitato dall’ex sindaco Alemanno a partecipare a una tavola rotonda sulla Palestina con Elena Basile e Marco Rizzo. NON A UN EVENTO FONDATIVO DI UN PARTITO DI DESTRA Non parteciperò». Lo scorso luglio durante la due giorni di Orvieto – quando prese forma il Forum dell’Indipendenza Italiana – fu Gianni Alemanno a spiegarci su queste pagine quale fosse il reale obiettivo del nuovo movimento: «Siamo una forza di cambiamento, crediamo che ci sia una richiesta in questo senso nel Paese che non sia soddisfatta. Una richiesta di cambiamento che si è mossa su Berlusconi, poi su Renzi, quindi sul movimento 5 Stelle e sulla Lega e adesso è andata a convergere su Fratelli d’Italia. Però FdI, che ha vinto le elezioni dopo dieci anni di opposizione, si sta ritrovando quasi a fare la stessa politica di Mario Draghi: se non ci sarà un cambiamento di linea politica, cosa che noi auspichiamo perché non ci fa piacere essere su posizioni così diverse rispetto a persone che sono cresciute insieme a noi, si andrà anche oltre Fratelli d’Italia».