Il fronte comune Gianni Alemanno-Marco Rizzo, destra e sinistra insieme. Ribattezzati da qualcuno “fasciocomunisti” o “rossobruni”, i due politici puntano a recitare un ruolo importante a livello politico, il 25 novembre è prevista la cosiddetta Costituente: “Ci sono due momenti distinti: un’assemblea di fondazione e una tavola rotonda in cui parleremo di pace, dell’emergenza a Gaza e in Medio Oriente. E’ il tema decisivo di questo periodo. E’ sconcertante che Pd e FdI abbiano la stessa linea sia sull’Ucraina che sul Medio Oriente”, le parole di Alemanno. Poi nascerà il movimento, che si comporrà di tutte le associazioni che hanno fatto parte del Forum dell’indipendenza italiana.



L’alleanza Alemanno-Rizzo

Una tavola rotonda che potrebbe rappresentare un futuro insieme: Alemanno con il Forum e Rizzo con Democrazia Sovrana Popolare. Un confronto e una collaborazione trasversale, l’ipotesi rilanciata dall’ex sindaco di Roma: “Al di là di destra e sinistra, fuori da ogni settarismo”. Alemanno ha aperto a una futura alleanza con strategia comune, Rizzo ha commentato così la vicinanza: “Nell’ultimo periodo sta avendo posizioni critiche sul liberismo e sulla guerra. Ma secondo lei, io non dovrei andare a una tavola rotonda dove c’è Alemanno per evitare le critiche di quelli che fanno antifascismo da passerella? Questi fighetti lo sanno che a me i fascisti veri sono venuti sotto casa tre volte? Due volte le hanno prese, e una volta, se non avessi avuto buone gambe, non sarei stato qui a parlare. La signora Schlein, che vota per le armi ad Azov e foraggia le armocromiste, vuole spiegare il fascismo a me?”. Alemanno ha sottolineato che c’è unione anche nella contestazione al governo: “La propensione liberista è troppo forte”.

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