Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà hanno vissuto 11 anni d’amore. L’autore televisivo e la showgirl si sono conosciuti nel 1968, in piazza di Spagna a Roma, in occasione di una particolare intervista: “Lui disse: “Metteremo un divano a metà della scalinata di Trinità dei Monti ma bisogna girare all’alba, alle sei del mattino, verrà fortissima”. Mi misi a ridere, accettai”, ha raccontato nel 2012 la showgirl al Corriere della Sera. La storia tra loro iniziò un anno dopo, anche se la madre di Raffaella non vedeva di buon occhio la loro relazione: Gianni Boncompagni, oltre a essere era più grande di nove anni, era separato e aveva già tre figlie, Claudia, Paola e Barbara. “Era una convivenza sui generis. Noi tre abitavano con la governante e sullo stesso pianerottolo c’erano papà e Raffaella. Ci vedevamo durante il giorno, porte aperte. Poi loro avevano cene di lavoro, era movimentato”, ha svelato Barbara al Corriere della Sera.
Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà: la fine della loro storia d’amore
Tempo fa, a Il Fatto quotidiano, Raffaella Carrà ha ricordato il suo legame con Gianni Boncompagni: “Il bello è che non abbiamo mai litigato, neanche una volta, l’ironia e il gioco ci hanno uniti da subito”. Negli anni Settanta, però, la carriera della Carrà stava spiccando il volo: “Dal 1973-74 la mia vita fu un continuo viaggio: il Sudamerica, poi il trasferimento in Spagna. Trasferte di tre-quattro mesi. Un ritorno a Roma di due-tre mesi. Poi altre partenze. Un rapporto, in queste condizioni, fatalmente cambia”, ha spiegato la showgirl al Corriere. Nel 1980 la relazione di Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà è giunta al capolinea, ma non il loro sodalizio artistico: “Se hai voluto veramente bene ad una persona, l’hai stimata, condividendo con lei gran parte della vita, è impossibile farne a meno”.