Gianni Boncompagni non è solo il padre di Barbara Boncompagni, autrice televisiva e cantante protagonista della nuova puntata de “Le Ragazze” su Rai3, ma anche l’uomo che ha rivoluzionato la radio e la televisione italiana. Il conduttore radiofonico, paroliere, autore televisivo, compositore e regista televisivo è scomparso il 16 aprile del 2017 a Roma all’età di 84 anni circondato dalla sua famiglia e dagli affetti più cari. Il suo nome, forse meno noto ai giovanissimi, è scolpito nella memoria e nella storia della radio e televisione del nostro paese. Una carriera unica e straordinaria quella di Boncompagni, il cui nome è associato a Renzo Arbore con cui nel 1965 ha condotto sulla Radio di Stato la mitica trasmissione “Bandiera Gialla”. Sono anni di rottura e cambiamento: Boncompagni e Arbore trasmesso musica mai ascoltata prima: da Louis Armstrong e subito dopo i Cugini di Campagna portando in diretta un nuovo modo di fare la radio. Nessuna volgarità, ma soltanto leggerezza e spunti di riflessione. Poi arriva la televisione e programmi considerati cult come “Non è la Rai” e “Macao” giusto per citarne due. Durante una delle sue ultime interviste rilasciata a Marco Molendini de Il Messaggero, l’autore televisivo parlando della sua carriera disse: “non ho fatto cose memorabili, ma mi sono divertito molto. Per esempio con Non è la Rai. Era una cosa nuova. Il programma migliore è stato Alto gradimento con Arbore, per l’epoca fu rivoluzionario”.



Gianni Boncompagni: da Ambra a Raffaella Carrà

Una lunga intervista quella concessa da Gianni Boncompagni al giornalista de Il Messaggero a cui confessato anche il suo non desiderio di fare tv. “La televisione ormai è improponibile e infrequentabile, non mi divertirebbe. E’ vecchia come il telefono con il doppino e la cornetta. Chi lo usa oggi? E poi in Rai non conosco più nessuno. Quelli che conoscevo sono tutti morti” – disse Boncompagni precisando però di seguire solo Sky, La7 e di avere una passione per i talk politici di Santoro. Pungente e diretta sul varietà disse: “non ne parliamo, è un disastro. Non riesco a ridere. L’altra sera ho visto lo show di Sabina Guzzanti. Carina, è meglio di Pippo Franco. E la sorella Caterina è fortissima”. Non solo parlando di Fiorello, lo showman per eccellenza del piccolo schermo, non si è tirato indietro nel precisare: “è bravo, per carità. Però ha fatto quattro puntate e basta con un budget che di questi tempi ci vanno avanti un anno”. Spazio poi a grandi personaggi con cui ha lavorato come Raffaella Carrà e Renzo Arbore: “ho conosciuto prima Raffaella. E la vedo sempre. Abitiamo fianco a fianco, anche al mare. E’ stata la mia fidanzata, ora è un’amica eterna, inossidabile”. Anche con Renzo Arbore ha avuto un rapporto meraviglioso: “ci siamo sempre divertiti e non abbiamo mai litigato, neanche un accenno. Ci conosciamo da 50 anni”. Infine impossibile non menzionare una delle sue creature televisive: Ambra Angiolini, oggi attrice di grandissimo successo: “è intelligente. Lo capii subito”.

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