Loretta Goggi, ospite a Domenica In, ha parlato dell’infinito amore vissuto col marito Gianni Brezza, morto nel 2011. In particolare, la giudice di Tale e Quale Show, ha svelato un aneddoto proprio risalente a quel periodo. “Aveva incontrato Carlo Conti poco prima e gli aveva rivelato che stava organizzando una festa a sorpresa al Teatro Sistina per i miei cinquant’anni di carriera, ma non ci arrivò”, ha ricordato con commozione.



È proprio il conduttore che ha deciso, per questo motivo, di omaggiarla. “Mi invitò a I Migliori Anni per consegnarmi questo premio alla carriera perché sapeva che Gianni aveva avuto questo pensiero ma non era riuscito a realizzarlo. Inoltre, mi rivelò che gli aveva detto: ‘Stai vicino alla mia Goggi’. Forse aveva capito che stava per andarsene”. Pochi mesi dopo l’avrebbe anche invitata a entrare nel cast di Tale e Quale Show. “Ho detto di sì anche per il rapporto che aveva con mio marito. Non pensavo però che potesse significare una vera ripartenza. Non mi sentivo pronta a essere giudice, mi sembrava un ruolo brutto. Lui però mi disse che c’erano tanti ospiti che volevano partecipare solo se c’ero io a commentarli, perché ero competente. È così che mi sono buttata e adesso sono lì da 13 edizioni”.



Gianni Brezza, marito di Loretta Goggi: i ricordi della cantante a Domenica In

I ricordi di Loretta Goggi col marito Gianni Brezza sono comunque innumerevoli. “Non riuscivamo a stare lontani manco per mezzo secondo. Era possessivo ma non era uno che diceva molti ‘ti amo’, me lo dimostrava quotidianamente e pensava non ci fosse bisogno. L’altro giorno mi hanno portato una lettera in camerino, scritta da un mio ammiratore che era presente al Goggi Show di Benevento anni fa. In quell’occasione, come mi ha ricordato, io scesi dal palcoscenico per salutare alcune persone nel pubblico. Gianni invece era rimasto lì sopra e si era messo a parlare a distanza con questo membro del mio fanclub. Gli disse: ‘Lontano da lei mi manca l’aria’”.



La festa a sorpresa dei cinquant’anni di carriera, inoltre, non sarebbe stata l’unica. “Una volta, per il mio compleanno, Gianni mi fece credere che avrei avuto un appuntamento con il proprietario di un’azienda per una pubblicità. Una persona che viveva a Roma e veniva apposta, per cui dovevamo obbligatoriamente andare a questa cena di lavoro, nonostante la ricorrenza. Una volta arrivati a ristorante, in realtà, si aprì un paravento e c’erano tutti i nostri amici, lì a festeggiarmi. Lui adorava le sorprese, era molto bravo”, ha ricordato.