Gianni Brezza, chi era il marito di Loretta Goggi, protagonista del varietà della Rai negli anni 60 e 70
Gianni Brezza, nato a Pola il 9 novembre 1937, è stato un rinomato ballerino, coreografo, regista e attore italiano. Originario dell’Istria, la sua famiglia si trasferì in Italia dopo la seconda guerra mondiale, stabilendosi a La Spezia. Brezza crebbe amante della vita di mare e decise di intraprendere la carriera nella Marina Militare. Durante il servizio militare, fu notato dal regista Francesco De Robertis, che lo scelse per il film “Ragazzi della marina”.
Dopo aver abbandonato la carriera militare, Brezza si trasferì a Roma, dove continuò la sua carriera cinematografica e iniziò a dedicarsi alla danza. Con il suo aspetto atletico e portamento elegante, divenne presto il primo ballerino nei programmi serali di varietà della Rai negli anni ’60 e ’70. Tra le trasmissioni più note in cui si esibì Gianni Brezza ci sono “Canzonissima”, “Doppia Coppia”, “Ciao Rita”, “Milleluci” e “Studio Uno”; occasioni nelle quali ha avuto l’opportunità di collaborare con grandi artisti, tra cui Rita Pavone e la futura moglie Loretta Gocci.
Gianni Brezza, l’approdo in tv e le collaborazioni coi grandi artisti dello spettacolo, poi l’incontro con la futura moglie Loretta Goggi
Negli anni ’70, Brezza abbandonò la carriera di ballerino per diventare skipper. Tornò alla Rai nel 1979 come coreografo, incaricato di guidare i passi di Loretta Goggi nella trasmissione “Fantastico”. Durante questa collaborazione, Brezza e Goggi si innamorarono e diventarono una coppia. Il loro legame durò fino alla morte di Brezza nel 2011, una scomparsa che ha lasciato un vuoto incolmabile per Loretta Goggi.
In una recente intervista al Corriere della Sera, la conduttrice ha ricordato uno dei momenti che porta nel cuore della sua storia con Gianni Brezza, ovvero il momento della proposta di matrimonio. “C’era Roma-Juve in tv, io giallorossa e lui bianconero; di colpo mi chiede, ‘Goggi, ma perchè non ci sposiamo io e te? Dico tra noi, voglio mettere la mia vita nelle tue mani‘. Era un gigante, gli arrivavo al mento. Quando facevamo pace, dopo una lite, sentivo il suo cuore battere a palla”.