Gianni Bugno, storico e indiscusso fuoriclasse del ciclismo italiano, ha rilasciato un’intervista-denuncia ai microfoni del “Corriere della Sera”, destinata a sollevare un polverone non soltanto di natura mediatica attorno ai vertici federali dello sport che per anni l’ha visto vincere ed esultare. Queste le sue parole: “Mercoledì scorso il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, mi ha convocato nel suo studio a Milano. In via Rubattino c’erano anche Roberto Amadio, team manager delle nazionali, in collegamento video, e Mario Scirea, tecnico Fci. Mi hanno detto: ‘Gianni, c’è una provvigione anche per te: 30mila euro'”.



Il racconto di Gianni Bugno si infittisce: “Ho risposto: ‘Grazie, ma non mi dovete nulla’. E me ne sono andato. Mesi fa avevo presentato loro lo sponsor Tci, per amore della maglia azzurra. Se volevano pagarmi, potevano farmi un regolare contratto: ho la partita Iva. Uno di loro mi ha detto che sputo sui soldi, che tradisco un’amicizia. Mi spiace essere fuori dal ciclismo, ma così non ci sto”. Ecco che comincia a infrangersi il pesante silenzio attorno alla questione inerente ai 106mila euro di provvigioni che il 6 agosto la federazione aveva tentato di far approvare al Consiglio federale senza averla mai messa in discussione e che dovevano essere liquidati alla società irlandese “Reiwa Ldt” (che ha smentito tutto, ndr).



GIANNI BUGNO CHOC, GLI FA ECO LUCIANO MODOLO…

Sulla querelle, a parte il sopra menzionato Gianni Bugno, ha detto la sua anche Luciano Modolo, titolare di un’agenzia di intermediazione veneta, il quale, sempre al “Corriere della Sera”, ha detto: “La settimana scorsa ho ricevuto una telefonata da Amadio, che tra l’altro non rammentava nemmeno il nome della mia società. ‘Siamo la Futura Eventi’, gli ho ricordato. Amadio mi ha comunicato che avevo maturato provvigioni per aver portato in federazione lo sponsor Acqua Dolomia. Bene, ma io non ho nessun contratto, nessun mandato da parte della Fci per poterle incassare: a che titolo ricevo il pagamento? Tra l’altro non so quanto mi spetti, perché non abbiamo mai parlato di percentuali o ratei”.



Modolo ha peraltro aggiunto che, quando mesi fa Amadio gli chiese se conoscesse uno sponsor nel settore acque minerali, “io gli segnalai Acqua Dolomia con cui lavoro da anni. Poi lui e la Fci sono scomparsi e io mi ero messo il cuore in pace: affare mancato. Ora mi dicono che dovrei incassare dei soldi…”.