Gianni Cardia è il marito della veggente Gisella Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla. Entrambi sono di origini siciliane, ma si sono trasferiti nei pressi del Lago di Bracciano. I due stanno insieme da almeno dieci anni, si sono sposati ma non hanno avuto figli. L’uomo ne ha avuta da un precedente matrimonio, ma secondo quanto affermato dalla prima moglie non avrebbe contatti da tempo con la ragazza, probabilmente anche in virtù del cambio di residenza.



Da quando la coppia vive in provincia di Roma e dopo che si è convertita a seguito di un pellegrinaggio a Medjugorje, Gisella Cardia ha iniziato ad avere le visioni della Madonna di Trevignano. Il marito Gianni le ha sempre creduto e le è rimasto fedele, nonostante le polemiche. Insieme hanno creato infatti la loro Onlus proprio sul tema, che avrebbe raccolto milioni e milioni di euro di donazioni in questi anni. È per questo motivo che sono scattate le indagini con l’accusa di truffa. Alcuni fedeli infatti li hanno denunciati, sostenendo che si stessero approfittando della loro religiosità.



Chi è Gianni Cardia, marito della veggente Gisella: i guai con la gisutizia

L’accusa di truffa non è tuttavia l’unica nei confronti di Gianni Cardia, il marito della veggente Gisella Cardia. I due, infatti, hanno anche allestito abusivamente un vero e proprio luogo di pellegrinaggio in via Campo delle Rosecon una statua della Madonna di Trevignano che secondo le loro testimonianze sarebbe piangente, un gazebo e delle panche per i fedeli. È per questo motivo che è scattata l’ipotesi di abusivismo edilizio. Dopo l’apertura delle indagini, intanto, la struttura è stata smantellata.



Gianni Cardia, da parte sua, ha sempre negato ogni coinvolgimento. “Noi non abbiamo paura di nessuno, possono scrivere tutto quello che vogliono, però prima o poi la giustizia ci sarà. Noi non ci fermeremo mai. Non abbiamo mai chiesto soldi a nessuno: le preghiere sono gratuite. Non facciamo business, tutti i ricavi degli oggetti in vendita sono destinati a opere benefiche”, ha affermato in passato.